Corriere 7.10.16
«D’Alema? Meglio un duello con Berlusconi»
Renzi e le sfide per la consultazione, scintille con l’ex premier. Il Tar si prende quindici giorni per decidere
di Marco Galluzzo
ROMA
I grillini continuano a sostenere che il quesito del referendum è
chiaramente «una truffa» e il Tar del Lazio, cui hanno fatto ricorso,
insieme a Sinistra italiana, ha già fissato un’udienza per decidere se è
fondato o meno nel merito: il 17 ottobre.
Mancano poco meno di
due mesi al referendum ma i toni delle polemiche, delle accuse
incrociate, continuano a salire. Ieri si è registrato un durissimo botta
e risposta fra Massimo D’Alema e il sottosegretario alla presidenza del
Consiglio, Luca Lotti, che di solito rilascia pochissime dichiarazioni
politiche.
L’ex premier ha definito i quesiti referendari
«propagandistici», ha detto che la vittoria del Sì allontanerebbe dal Pd
«milioni di elettori», che Renzi in questo momento farebbe bene «ad
occuparsi del governo del Paese». Lotti gli ha risposto in modo
durissimo: «Se solo non fosse così accecato dalla rabbia e dall’odio
personale per non aver ottenuto la sua poltroncina di consolazione
potrebbe agevolmente scoprire la realtà. Spiace che un autorevole ex
leader della sinistra sia così roso dal risentimento».
Insomma
scintille, che ne prefigurano altre, mentre Renzi continua il suo tour,
fatto di appuntamenti istituzionali ma anche di molti interventi
elettorali (ci sarà una Leopolda dal 4 al 6 novembre). In un’intervista
pubblica a Torino ha sostenuto che il referendum «sblocca il futuro del
Paese», che «non vuole un duello all’Ok Corral con D’Alema, che fra
l’altro crede che tutti siano meno intelligenti di lui. Meglio una sfida
con Berlusconi». «Penso che gli italiani siano molto meglio di come li
immaginiamo», ha aggiunto il premier, convinto che «il buon senso e la
saggezza prevarranno, ci sarà un fracco di gente della Lega e di M5S
che, quando leggerà il quesito, voterà Sì, anche se D’Alema non lo
convinciamo». Poi un accenno a Berlusconi: «Non va sottovalutato, ha
sette vite come i gatti». Ancora Renzi: «Se vince il No i cambiamenti si
bloccano per decenni. L’Italia ha bisogno di semplificazione, di
eliminare troppi costi e procedure arzigogolate, di fare in modo che
fatto un provvedimento vada in porto». E l’ Economist scrive che con il
referendum in gioco c’è «un grande pacchetto di riforme».
Si apre
anche un altro fronte, il presidente della Commissione di Vigilanza,
Roberto Fico, chiede ai vertici Rai di far rispettare la legge sulla par
condicio «anche nelle modalità di conduzione, tra favorevoli e contrari
al quesito referendario».