Corriere 5.10.16
Perché le destre in Francia guardano verso Mosca
di Stefano Montefiori
C’è
un ampio schieramento pro-Putin, in Francia, che va al di là del Front
National. Molto si è detto dei legami finanziari, aperti e non, del
regime di Mosca con il partito guidato da Marine Le Pen, che ha spesso
rivendicato la vicinanza ideologica con il «patriota» Putin «difensore
della civiltà europea». Ma il leader russo trova sempre più estimatori
anche altrove, soprattutto nella destra che si candida a governare il
Paese. Quali alleanze internazionali per la Francia, che in tempi di
Brexit è l’unica potenza militare europea?
Fosse per Nicolas
Sarkozy o François Fillon, Parigi tornerebbe al suo legame storico e
tradizionale con la Russia. Negli ultimi giorni entrambi, rivali alle
prossime primarie del 20 e 27 novembre, hanno ribadito la volontà di
fare rientrare Putin nei giochi della diplomazia, chiedendo la
sospensione delle sanzioni comminate dall’Europa dopo l’invasione
dell’Ucraina.
L’atteggiamento verso la Russia è una delle
questioni che dividono i candidati della destra: Alain Juppé, fedele
alla figura di pacato centrista, è critico nei confronti di Putin e dei
suoi fan: a François Fillon, che chiede di costituire una coalizione
militare con Mosca per risolvere il conflitto siriano, Juppé ha
consigliato di «fare attenzione agli eccessi di vodka».
Sarkozy e
Fillon si detestano ma su una cosa si trovano d’accordo, nonostante
questi siano i giorni dei bombardamenti su Aleppo: la Francia deve
rilanciare i suoi rapporti con Putin.Per realismo, ammirazione
bonapartista, o voglia di cavalcare le simpatie populiste verso l’uomo
forte. Sarkozy e Fillon erano presidente e primo ministro quando nel
2008 firmarono il contratto per la vendita a Mosca delle due navi da
guerra Mistral, primo caso di Paese della Nato che accetta di fornire
armamenti strategici all’avversario di sempre. Se nel 2017 Sarkozy
dovesse tornare all’Eliseo, ha già annunciato che il suo primo gesto di
politica estera sarà andare a Mosca, a trovare l’amico Vladimir.