Corriere 31.10.16
Elezioni in Islanda: Il partito dei pirati triplica i voti ma è fuori dai giochi
Il
Partito dell’Indipendenza (centrodestra) ha vinto le elezioni politiche
di sabato scorso in Islanda con il 29,1% dei voti. Il leader Bjarni
Benediktsson, ministro delle Finanze nel governo uscente, ha fatto
sapere di essere in grado di formare un nuovo esecutivo senza però
precisare con chi cercherà di creare la coalizione. Deludono invece i
Pirati, la formazione antisistema fondata dalla poetessa e
collaboratrice di «WikiLeaks» Birgitta Jónsdóttir che prometteva riforme
radicali, una nuova Costituzione, lotta dura alla corruzione. Il
partito di Birgitta ha ottenuto il 14,8% dei voti, triplicando i seggi e
diventando la terza forza in Parlamento dopo il Movimento dei Verdi di
sinistra (15,8%). Il Partito dell’Indipendenza ha guidato quasi tutti i
governi dal 1929. Possibile partner è ora il Partito Progressista
dell’ex premier Sigmundur Davíd Gunnlaugsson, costretto in primavera
alle dimissioni perché coinvolto nello scandalo dei Panama Papers, che
però è crollato nei consensi perdendo 13 punti e 11 seggi in Parlamento.
Ago della bilancia sarà il nuovo partito liberal-conservatore ed
europeista «Vidreisin» (Rinnovamento). Il leader, Benedikt Jóhannesson,
non si è ancora espresso.