Corriere 31.10.16
Emma Bonino torna in campo e spinge i Radicali italiani
di Al. T.
ROMA
 L’ultima volta che è apparsa in pubblico, Emma Bonino (nellafoto) ha 
rassicurato sulla scomparsa di quell’«antipaticissimo signore denominato
 tumore». Ieri, al congresso dei Radicali italiani, non ne ha fatto 
cenno ma si è concentrata sulla politica: ha aperto la sessione 
straordinaria sull’immigrazione, per «cambiare il racconto», 
«sconfiggere la grande bugia» e dibattere sul «futuro dell’Europa». Ma 
la sua presenza è anche un endorsement alla battaglia dei Radicali 
italiani di Riccardo Magi e Marco Cappato, freschi di rottura con il 
Partito radicale di Maurizio Turco e Rita Bernardini. Dietro di lei, 
campeggiava una grande immagine di Marco Pannella, l’uomo al fianco del 
quale ha combattuto tutte le battaglie. Fino alla rottura, politica e 
umana, degli ultimi tempi. Ma la Bonino è donna che guarda al futuro, 
con gli occhi del presente, e ha ancora molta energia da mettere 
nell’impegno radicale. Oggi è atteso un altro suo intervento, all’hotel 
Roma sull’Aurelia, dove si tiene il Congresso, che chiude domani. E 
questa volta potrebbe esserci una nota politica più diretta, per 
patrocinare i Radicali italiani, che si trovano nel momento più 
difficile della loro breve storia. Maurizio Turco, proprio alla vigilia 
del congresso, ha scritto una lettera di fuoco, annunciando che il 
Partito radicale «non continuerà ad alimentare con denaro, mezzi e 
strumenti, come abbiamo fatto negli ultimi dieci anni, chi ha operato 
una svolta rispetto alla nostra storia». Allusione all’intenzione dei 
Radicali italiani di modificare lo Statuto, eliminando la parola 
«italiani» e consentendo la partecipazione alle elezioni con il proprio 
simbolo. La Bonino, negli ultimi mesi — tra Pannella, rinchiuso nel 
cerchio magico di Angioli, Turco e Bernardini, e Cappato-Magi — ha 
scelto questi ultimi. Continuando le sue battaglie specifiche, sul 
fronte immigrazione. Ieri ha spiegato che «la sfida è tra l’Europa dei 
muri e quella dell’integrazione ordinata, l’Europa che li vuole lasciare
 annegare e l’Europa che si fa carico di una necessità, che abbiamo 
anche noi, di cambiare le norme». Di fronte a un «declino demografico 
drammatico», i migranti «possono divenire, da emergenza, grande 
opportunità».
 
