sabato 29 ottobre 2016

Corriere 29.10.16
Anche se a novembre Clinton riuscirà a spuntarla lo scenario del dopo si presenta molto più oscuro
di Massimo Gaggi

«October surprise» è l’espressione del lessico politico di Washington che indica la possibilità di un colpo di scena nel mese precedente il voto per la Casa Bianca. Alla vigilia di queste tormentate presidenziali 2016 di sorprese ce ne sono state in quantità: dallo stillicidio di WikiLeaks agli scandali a sfondo sessuale di Donald Trump, dalla polmonite di Hillary Clinton, alle interferenze russe nella campagna.
Ma adesso, col voto fissato per l’8 novembre e la decisione dell’Fbi di riaprire l’inchiesta, in quel vocabolario politico rischia di spuntare anche il neologismo della «november surprise»: nei prossimi giorni può ancora succedere di tutto. Mentre la stampa americana cerca di capire quali sono le scoperte dell’Fbi, Trump vede uno squarcio di sereno nel suo cupo orizzonte elettorale e ne approfitta secondo il suo stile: il candidato che ha minacciato di mandare in galera la sua avversaria se diventerà presidente ieri ha incitato gli americani a impedire alla Clinton «di portare i suoi schemi criminali nello Studio ovale». Basterà questo ulteriore, drammatico sviluppo a erodere il vantaggio accumulato nelle ultime settimane dalla candidata democratica? Difficile misurare l’impatto del nuovo caso sugli umori degli elettori negli Stati-chiave per il voto, anche perché i vasi continuano a esplodere, uno dopo l’altro. Ma, anche se la Clinton riuscirà a spuntarla l’8 novembre, come affermato dai sondaggisti, il dopo voto si presenta sempre più oscuro: da tempo la stampa registra i propositi insurrezionali di molti supporter di Trump che si dichiarano pronti a tutto pur di impedirle di prendere il potere. L’inchiesta dell’Fbi alimenta questi propositi e indebolisce ulteriormente, oltre a Hillary, l’immagine della democrazia Usa. Una costruzione solida nella quale si sono aperte crepe, ora in balìa di un populista che ha «sequestrato» il partito repubblicano e di una ex first lady arrogante e pasticciona. E ora anche, a quanto pare, di manovratori oscuri e di un mezzo maniaco sessuale, marito della sua assistente, che avrebbe rivelato segreti di Stato mentre adescava una quindicenne.