Corriere 28.10.16
Edipo, sconfitto dal destino, resta il re della psiche
di Ida Bozzi
I
classici parlano di noi oggi, come sosteneva il critico George Steiner:
e tra i classici che parlano del mondo contemporaneo, forse quelli più
eloquenti sono proprio le tragedie greche. Per la collana del «Corriere
della Sera» dedicata ai Classici greci e latini, in 30 uscite (le prime
venti nel piano dell’opera a fianco), da oggi è in edicola il volume che
contiene una terna di tragedie essenziali alla cultura occidentale,
Antigone, Edipo re ed Edipo a Colono di Sofocle (al costo di e 6,90 più
il prezzo del quotidiano). Non solo Antigone è la piattaforma di un
millenario dibattito civile, etico e oltre, ma la figura di Edipo ci
appartiene in modo profondo. Tanto che tra i miti che hanno ispirato
l’analisi psicologica nel Novecento, il re tebano è certo quello più
celebre. E la vicenda di Edipo è anche più articolata di come la si
ricorda, poiché non tocca solo gli strati profondi della psiche umana —
la vicenda del parricidio — ma parla anche del mistero del mondo intorno
a noi: la volontà dell’uomo e l’enigma del destino, l’impulso verso il
bene di Edipo e la strada oscura che gli annuncia la Sfinge, il suo
Fato. Non meno magico, ma in altro senso, è il mondo osservato da un
punto di vista opposto: la prossima settimana, il quarto volume della
collana sarà La natura delle cose del latino Lucrezio (come per tutti
gli altri volumi, anche questo propone il testo originale a fronte e un
ricco apparato critico): dedicato a una visione del mondo che possiamo
definire scientifica, ispirato com’è all’atomismo e all’epicureismo, è
un poema di inarrivabile bellezza.