Corriere 28.10.16
La Chiesa su scienza ed etica: lotta alle diseguaglianze
di Elisabetta Soglio
Un
tavolo permanente sui temi della scienza e dell’etica: un’esperienza
che ha la sua cifra distintiva nella «interdisciplinarietà». Il
cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della
Cultura del Vaticano, ha riunito ieri rappresentanti del mondo
scientifico, politico, medico, della comunicazione per avviare una
riflessione che affronterà temi specifici con questo approccio ampio e
largo. È la modalità che il cardinale Ravasi, interpretando già per
tempo la linea di papa Francesco, ha adottato anche per il Cortile dei
Gentili, il dibattito fra laici e cattolici ormai diffuso a livello
internazionale.
La Chiesa si interroga sulla visione dell’uomo
proposta dalle nuove frontiere della scienza: dalla genetica alla
genomica, dai big data alla robotica. Dov’è il confine fra progresso e
profitto? Dov’è il limite etico? Cosa significa sostenibilità, rispetto
anche all’enciclica Laudato sì? La Chiesa ribadisce, davanti a
scienziati e filosofi, il proprio interessamento ma richiama l’obiettivo
ultimo: l’attenzione alla persona anche nella lotta alle
diseguaglianze. Era stato questo l’approccio scelto per la
partecipazione all’Expo e il Padiglione della Santa Sede, di cui Ravasi
era commissario, con suoi vice monsignor Pasquale Iacobone e Luciano
Gualzetti, aveva ricevuto la Medaglia d’oro per lo sviluppo del tema.
C’è volontà di «proseguire con coerenza quel cammino», insiste il
cardinale introducendo Roberto Cingolani, direttore dell’Iit di Genova,
che ha tra l’altro sviluppato il progetto per il centro sulle scienze
della vita. La parlamentare Maria Chiara Gadda espone i contenuti della
legge sul recupero del cibo, eredità di Expo sulla nutrizione. Ma anche
la Chiesa insiste: non dobbiamo fermarci lì.