Corriere 23.10.16
Italiani & tedeschi: il lungo addio
Chi si avvantaggia dall’euro, chi difende i propri interessi (e chi vive meglio)? Un sondaggio spiega perché non ci capiamo più
di Danilo Taino
I
taliani e tedeschi sono lontani e si allontanano. La relazione tra i
loro Paesi è un asse portante senza il quale la Ue vacillerebbe. Otto
anni di crisi economica e fiumi di polemiche sul passato e sul futuro
dell’Europa hanno però creato divergenze sia strutturali — l’economia
della Germania cresce, quella dell’Italia no — sia di relazione e di
percezione che se non portate sotto controllo rischiano di creare danni
seri ai due Paesi e all’intero continente. Uno studio commissionato
dalla Friedrich-Ebert-Stiftung — fondazione legata al partito
socialdemocratico tedesco — ha fotografato in profondità i due mondi
che, alla vigilia del 70° anniversario della Comunità europea, hanno
preso strade divergenti. Non siamo alla separazione ma malessere e
incomprensioni montano mentre la fiducia cala. Soprattutto da parte
italiana.
Quelli che seguono sono i risultati più significativi
dello studio, condotto tra fine giugno e inizio luglio tra oltre duemila
cittadini dei due Paesi. Di base, italiani e tedeschi sembrano vivere
in due Europe diverse: il 43% dei primi pensa che l’appartenenza la Ue
sia uno svantaggio (il 21% ne vede un vantaggio) e il 53% che fare parte
dell’euro sia negativo (il 19% è positivo); il 43% dei tedeschi ritiene
invece che la Ue faccia bene (contrari il 18%) e il 41% considera la
moneta unica un vantaggio (contro il 25%). Le due opinioni pubbliche
vanno in direzioni opposte ma non genericamente: il 74% degli italiani,
infatti, è convinto che, in questi anni, dell’euro abbia beneficiato di
più la Germania; il 31% dei tedeschi condivide questa idea ma il 27%
pensa che ne abbia beneficiato maggiormente l’Italia e il 29% ritiene
che la moneta unica abbia fatto bene a entrambi i Paesi.
L’idea
che, nel rapporto con la Germania, l’Italia soccomba sembra radicata
negli italiani: alla domanda su chi si avvantaggia nel rapporto
economico tra i due Paesi, il 72% risponde la Germania. Anche qui,
l’opinione dei tedeschi è più distribuita: il 23% risponde Germania, il
32% Italia e il 33% dice che è una relazione win-win . Le due opinioni
pubbliche sono invece concordi nel ritenere che la Banca centrale
europea non faccia l’interesse del proprio Paese: lo pensa il 64% dei
tedeschi, e non è una sorpresa, ma curiosamente anche il 67% degli
italiani. Le percezioni tornano a divergere su quanto fanno i governi di
Roma e Berlino per sostenere i propri interessi nella Ue. Secondo il
66% degli italiani la Germania fa troppo e per il 70% l’Italia fa poco.
Per il 53% dei tedeschi, invece, Berlino fa poco e solo l’11% pensa sia
troppo assertiva a Bruxelles. In questo, c’è anche una distorsione
percettiva rispetto alla realtà. Entrambi i Paesi sono contribuenti
netti al bilancio Ue, la Germania al primo posto con 14,3 miliardi e
l’Italia al quinto con 2,6 miliardi (nel 2015). Ma ognuna delle due
opinioni pubbliche ritiene che l’altro Paese riceva di più di quanto
paga.
Interessanti le risposte sul ruolo che i Paesi dovrebbero
giocare nell’Unione Europea. Il 75% dei tedeschi è ormai convinto che
Berlino debba prendere la leadership; il 66% degli italiani è contrario.
In
generale, i tedeschi hanno un’opinione della Penisola migliore di
quella degli italiani: in una scala da uno a dieci, assegnano 5,5 al
potere economico dell’Italia, gli italiani si fermano a quattro; danno
6,8 alla qualità della vita contro uno strano 4,6 degli italiani.
Infine, negli ultimi dieci anni il 60% dei tedeschi ha visitato l’Italia
almeno una volta; il 58% degli italiani non ha mai messo piede in
Germania. Forse per questo, in campo musicale gli italiani conoscono ben
poco dei tedeschi: l’8% cita Beethoven e il 6% Bach. Mentre i tedeschi
sono più sull’attualità: il 29% conosce Eros Ramazzotti e il 7% Gianna
Nannini. Tra gli attori, Sophia Loren batte tutti, mentre l’unica
tedesca riconosciuta dagli italiani (4%) è Marlene Dietrich. C’è
parecchio da fare, sull’asse Roma-Berlino.