Corriere 11.10.16
«Licenziata perché troppo di sinistra»
Il libro-vendetta della giornalista invisa a Hollande
di Stefano Montefiori
PARIGI
«Il mondo libero» è l’espressione coniata dopo la guerra da Winston
Churchill per designare le democrazie occidentali contrapposte al
comunismo e al fascismo. «Le Monde Libre» si chiama poi la holding con
la quale Xavier Niel, Pierre Bergé e Matthieu Pigasse nel 2010 hanno
preso il controllo del gruppo Le Monde e nel 2015 dell’ Obs (ex Nouvel
Observateur ), settimanale storico della sinistra francese.
Le
monde libre ora è l’ironico titolo del libro scritto dalla ex
vicedirettrice dell’ Obs , Aude Lancelin: a suo giudizio di libertà ce
n’è poca, in una democrazia francese dove il presidente François
Hollande è solito scambiarsi sms e telefonate con una settantina di
giornalisti a lui più o meno fedeli, e condiziona pesantemente le
carriere degli altri esercitando un potere di ricatto sugli azionisti
dei giornali. Lancelin, 43 anni, sostiene di averne fatto le spese in
prima persona: nel maggio scorso è stata licenziata in tronco. A suo
dire su invito, almeno implicito, del capo di Stato.
Il
volume, che esce domani, è un nuovo episodio della polemica cominciata a
primavera, quando il direttore Matthieu Croissandeau mise alla porta la
numero due evocando «legittime scelte manageriali». Come tutte le
testate l’ Obs patisce la crisi globale della stampa (anche se nel 2015
ha venduto in media 400 mila copie a numero): secondo la direzione, per
rilanciare il giornale bisognava cambiare la squadra di comando, e
sostituire una giornalista stimata per la formazione culturale ma
accusata anche di essere poco portata al lavoro di équipe .
Lancelin
invece ha parlato subito di motivazioni politiche, confermate da un sms
inviatole da Claude Perdriel, figura straordinaria del giornalismo
francese, co-fondatore della testata nel 1964 assieme a Jean Daniel e
André Gorz e rimasto proprietario di un terzo delle azioni. «Cara Aude,
lei ha tutta la mia simpatia ma la decisione dell’ultimo consiglio è
irrevocabile — si legge nel messaggio rivelato dal Figaro —. Rispetto le
sue opinioni ma penso che abbiano influenzato il suo lavoro».
E
quali sono queste opinioni evidentemente incompatibili con il posto di
vicedirettrice del giornale ispirato da sempre ai valori della
social-democrazia? Aude Lancelin si pone alla sinistra della gauche di
governo, è contraria alla svolta «social-liberale» di Hollande, Valls e
Macron, ed è la compagna di Frédéric Lordon, economista giudicato
l’ideologo del movimento anti-governativo di estrema sinistra Nuit
Debout .
Lancelin afferma di essere stata
epurata, in virtù di un delitto di opinione, da un sistema di potere
socialista «più subdolo» ma non meno invadente del tanto criticato
predecessore di destra Nicolas Sarkozy.
Contro
il suo licenziamento si sono mobilitati i colleghi dell’ Obs e una
quarantina di personalità, dagli studiosi Christian Salmon e Étienne
Balibar al regista Claude Lanzmann, agli scrittori Laurent Binet,
Edouard Louis e Annie Ernaux.
A sei mesi dalle presidenziali, il caso Lancelin rilancia la guerra tra le due sinistre.