venerdì 9 settembre 2016

Zagrebelsky attacca “Sul referendum governo non dignitoso”
Finocchiaro difende la riforma
di G. C.

REGGIO EMILIA. «Io non sono qui per fare un duello». Gustavo Zagrebelsky presidente onorario del comitato del No al referendum si alza in piedi con leggero inchino alla sfidante Anna Finocchiaro. «Non mi piace stare seduto perché non discutiamo di cose da salotto». E infatti si parla di riforma costituzionale in un confronto affollatissimo a Festareggio con i diversi supporter che intervengono dalla platea. Annuncio della senatrice Finocchiaro che è presidente della commissione Affari costituzionali: ci sarà una corsia veloce per la cittadinanza ai bambini stranieri nati in Italia. Questo perché si parla del valore dell’uguaglianza nella nostra Costituzione.
Un confronto, se non per cambiare le proprie ragioni almeno limarle. Finisce uno a uno e palla al centro. Ma vince la passione con cui gli sfidanti affrontano le questioni. E Finocchiaro si alza in piedi a sua volta: «Anche io che sono stata pm, lo preferisco ». Polemica sulla data. «Indignitoso continuare a traccheggiare, non può dire che a naso si voterà tra fine novembre e inizi dicembre. Arriveremo esausti, se votassimo a dicembre. Io non ne posso più già adesso. Avrei voluto dire a Renzi se l’avessi incontrato qui che la vita politica ha anche bisogno di un lessico. Tu devi dare ai cittadini una certezza sui tempi» attacca Zagrebelsky. «Come dire, vediamo quando finisce l’inferno della campagna elettorale », ironizza Finocchiaro. Che confessa avrebbe voluto mandare il testo della riforma all’Accademia della Crusca per una pulizia formale.
Quindi il merito. Contro il bicameralismo paritario, la senatrice dem ricorda il dibattito costituente. Zagrebelsky: «Non so se Mortati, Dossetti sarebbero favorevoli a questa riforma. Bisogna partire dal corpo politico, non si cambia prima la veste. Stiamo facendo passi indietro. La Costituzione si cambia sui principi e i tempi lunghi». Insiste l’ex presidente della Consulta sulla relazione tra riforma della Carte e Italicum: «Se cambiamo delle regole come queste le garanzie vengono meno ». Finocchiaro: «La riforma serve a dare efficacia e stabilità all’azione del governo ma è poi compito della politica». E rivendica la scelta che in commissione fece di non affrontare gli emendamenti che riguardavano la forma di governo. «Sistema sbilanciato sotto il profilo dei contrappesi » dice Zagrebelsky. La platea si scalda quando si parla di come si eleggono i consiglieri-senatori. Può essere autorevole un Senato fatto di consiglieri regionali e sindaci? «Dipende dalla selezione fatta dai cittadini e dai partiti» afferma Finocchiaro. Zagrebelsky replica che non è il bicameralismo a creare instabilità: «Le 40-60 crisi sono derivanti da trasformismo parlamentare o crisi interne alla maggioranza».