Repubblica 9.11.16
Il Vaticano contro Raggi “Roma abbandonata” E la sindaca dà forfait
Salta la presenza al festival di Azione cattolica. Il fastidio in Curia e l’attacco dell’Osservatore: “Capitale senza cura”
Un’assenza imprevista, fonte di stupore e fastidio, e un duro giudizio affidato alle colonne dell’Osservatore Romano
di Paolo Rodari
CITTÀ
DEL VATICANO. Non è stata una giornata positiva nei rapporti tra il
Vaticano e la sindaca di Roma Virginia Raggi, che ha disertato
all’ultimo «per motivi personali» il festival dei ragazzi dell’Azione
Cattolica nell’Aula Paolo VI in Vaticano.
«Sarei stato deluso se
non avessi trovato i ragazzi ». Ieri pomeriggio, a incontro finito,
monsignor Nunzio Galantino, segretario della Cei, glissa così sul
mancato arrivo di Raggi. Parole che non nascondono l’incredulità per un
forfait inatteso e soprattutto non compreso: «Io sono qui dove dovevo
essere – dice Galantino – e cioè in ascolto». Come a dire: altri non
ascoltano. Del resto, i ragazzi dell’Azione Cattolica avevano invitato
il sindaco in tempi non sospetti, quando ancora la campagna elettorale
era in corso. L’invito al Campidoglio, insomma, non aveva nulla di
politico e il sindaco avrebbe dovuto essere presente semplicemente per
dialogare su famiglia e partecipazione alla vita delle città.
La
preoccupazione della Chiesa per come Roma è amministrata è in aumento.
Beninteso: non c’è preclusione verso i 5stelle. Il rapporto con loro è
condotto senza pregiudizi dal Vicariato di Roma, in particolare dal
vescovo ausiliare Lorenzo Leuzzi. Tuttavia, molte domande non trovano
risposta. E l’agitazione cresce. Sono «preoccupato come qualsiasi
cittadino che vuole vedere la città governata», ha detto ancora
Galantino, che ha però specificato come il suo monito «vale per tutte le
istituzioni» e non, dunque, soltanto per Roma. Poi, ha continuato, «se
uno vuole forzare...».
Oltretevere il non-governo di Roma è un
tema presente. Esplicito, in questo senso, è stato ieri l’Osservatore
Romano che, prima di essere informato del forfait di Raggi, commentando
le notizie del maltempo ha mandato in stampa un pezzo che senza mezzi
termini sconfessa quanto fatto a Roma fin qui: «Nella capitale, a
riprova dello stato di abbandono in cui per certi aspetti versa la
città, pochi minuti di pioggia sono bastati per provocare la caduta di
numerosi alberi, danneggiando alcune automobili e mettendo a serio
rischio l’incolumità dei cittadini». Il Vaticano non da ieri manda
segnali di allarme. Dopo che il cardinale Agostino Vallini, vicario del
Papa a Roma, era sceso in campo per ricordare a Raggi come il Vaticano
paghi l’Imu, tema al centro della campagna elettorale M5S, nei giorni
scorsi è stato il segretario di Stato Pietro Parolin a spiegare che «la
situazione che si è creata a Roma non permette di lavorare a favore
della gente». E ancora: «Mi auguro che l’amministrazione si metta a
lavorare e ad affrontare i problemi dei cittadini che a Roma sono
molti».
Pochi giorni fa anche il quotidiano dei vescovi italiani,
Avvenire, ha detto la sua. In un corsivo in prima pagina ha definito il
«no» alle Olimpiadi da parte del Campidoglio come una rinuncia a
governare.