Repubblica 8.9.16
Bersani: sull’Italicum Renzi fa solo fumo
L’ex segretario chiede passi concreti per modificare la legge elettorale
di Giovanna Casadio
ROMA.
Più che una mossa, un «segnale di fumo», qualcosa di molto simile a
«pettinare le bambole». Pierluigi Bersani ricorre a una delle sue
metafore per dire che l’apertura di Renzi alla modifica dell’Italicum,
la legge elettorale, è niente. «Fumo», appunto, «continuiamo a dare
l’idea di pettinare le bambole». E tutta la sinistra del Pd perciò è più
che mai tentata dal votare No al referendum costituzionale. L’ex
segretario dem è acclamato alla Festa dell’Unità di Catania con cori da
stadio. Nè bastano le parole della ministra Boschi: «Sì a modifiche ma
solo per migliorale l’Italicum».
Il fronte del Sì serra le file:
Renzi annuncia una Leopolda - il tradizionale appuntamento che lanciò la
sua leadership - alla vigilia del referendum. E in modo uguale e
contrario, il No diventa più agguerrito e si allarga. Roberto Speranza,
uno dei leader della minoranza dem, annuncia in modo definitivo: « A
oggi non me la sento di votare Sì. Chiedo al partito di usare bene il
tempo che ha». Sottinteso: per cambiare l’Italicum, facendo un primo
passo parlamentare. Altrimenti i bersaniani andranno a ingrossare il
fronte del No. Pegorer, senatore dem, si rivolge al capogruppo Zanda:
«Basta slalom, se non condivide l’Itali-cum agisca di conseguenza».
L’occasione si presenterà subito, alla riapertura delle Camere. Sinistra
italiana ha depositato una mozione per modifiche alla legge elettorale
che sarà discussa nella seconda metà di settembre. Pino Pisicchio,
deputato di lungo corso, ha presentato una proposta di legge in
commissione Affari costituzionali e chiesto al vice segretario dem
Lorenzo Guerini l’appoggio politico. La sinistra dem si aspetta che
domenica, a conclusione della Festa a Catania, Renzi tenda la mano. «Ho
detto la mia ma non mi metto a formare comitati », precisa Bersani
prendendo le distanze da D’Alema e dalla mobilitazione per il No
lanciata dall’ex premier. Oggi alla Festa di Reggio Emilia c’è il
confronto tra Gustavo Zagrebelsky e Anna Finocchiaro.