Repubblica 30.9.16
Stefano Ceccanti
“Giusto pescare nell’altro campo votarono a favore”
di A. Cuz.
ROMA. Stefano Ceccanti, costituzionalista del fronte del sì, dà ragione a Matteo Renzi.
Fa bene il premier a inseguire i voti del centrodestra?
«Non
ha alternative. Il Movimento 5 stelle ha un elettorato abbastanza
compatto e si è sempre posizionato contro la riforma. Come tutti i
movimenti di critica al sistema non vuole cambiarlo, ma prendere voti
per sé. Andare a cercare i voti del centrodestra è invece coerente col
fatto che questa riforma era stata condivisa da Forza Italia, che l’ha
votata nelle prime letture. Poi si è tirata fuori per reazione
all’elezione di Sergio Mattarella, ma perché gli elettori di quell’area
non dovrebbero votare a favore? ».
Crede davvero che a sinistra non ci sia nulla da recuperare?
«
Se per sinistra intendiamo il Pd, i sondaggi ci dicono che l’ 80 per
cento dell’elettorato democratico vota a favore. L’estrema sinistra è
un’altra cosa, ma ripeto, la riforma è nata su un accordo tra
centrosinistra e centrodestra, recependo tra l’altro alcune modifiche
volute dai berlusconiani come il fatto che il Senato sia formato dai
componenti dei consigli regionali e non delle giunte».
Eppure a
sinistra in molti chiedono di cambiare la legge elettorale, perché si
possa votare la riforma. A partire da Pier Luigi Bersani, che del Pd fa
parte. Non sarà il caso di convincere anche loro?
«Vanno fuori
tema. Il referendum è sulla riforma costituzionale, su questo si vota.
Sull’-I-talicum c’è in ballo un giudizio della Corte Costituzionale, ora
sospeso in attesa del voto. Il ragionamento sulla legge elettorale
potrà ripartire solo dopo il referendum.