mercoledì 28 settembre 2016

Repubblica 28.9.16
Barcellona, crociata contro Cristoforo Colombo
Gli anticapitalisti della Cup alla sindaca Colau: “via la sua statua dal porto, è un simbolo dell’imperialismo”
di Alessandro Oppes

MADRID. È il nuovo nemico giurato dell’ala dura dell’indipendentismo catalano. Un simbolo da abbattere, nel vero senso della parola. Cristoforo Colombo nel mirino. E con lui la celebre statua che lo ritrae con l’indice della mano destra a segnalare il mare, direzione America si suppone (in realtà punta dritto verso Maiorca), in fondo alla Rambla davanti al Porto vecchio di Barcellona. Gli anticapitalisti della Cup (formazione che tiene in bilico il governo regionale di Carles Puigdemont: il loro voto sulla mozione di fiducia oggi sarà decisivo per la sopravvivenza dell’esecutivo) chiedono alla sindaca Ada Colau di rimuovere il monumento, da oltre un secolo elemento imprescindibile della skyline della capitale catalana. La proposta si inquadra nella solita polemica sulle efferatezze dei “conquistadores”. E infatti la formazione secessionista va oltre. A parte la grande statua in bronzo, andrebbero smantellati anche tutti gli elementi ornamentali alla base dell’imponente colonna di 57 metri (tra tutti imonumenti dedicati a Colombo nel mondo, quello di Barcellona è il più grande), in cui si fa un’esaltazione della conquista dell’America. Al loro posto, gli ultrà separatisti suggeriscono che venga collocato un «simbolo della resistenza americana contro l’imperialismo, l’oppressione e la segregazione indigena». E, nella foga, approfittano per pretendere pure che il 12 ottobre, il “día de la Hispanidad” che in Spagna è festa nazionale, diventi a Barcellona una semplice giornata lavorativa.
È probabile che, nella prossima seduta plenaria del consiglio comunale, tutta questa raffica di richieste sia destinata a restare lettera morta. Colau - forse anche sensibile al tema del dibattito storico sullo schiavismo e la repressione delle popolazioni indigene - ha urgenze più immediate da affrontare: ad esempio quella di riuscire a mettere insieme una maggioranza che approvi il prossimo bilancio municipale, ancora in alto mare. Ma il fatto curioso è che, non più di qualche mese fa, la figura di Colombo era stata già tirata in ballo in ambienti indipendentisti, ma con un obiettivo di segno opposto. Durante un congresso presumibilmente “scientifico”, lo storico separatista Jordi Bilbeny aveva rivendicato l’origine catalana di Colombo (e anche di Cervantes e Leonardo da Vinci, per non farsi mancare niente).