lunedì 26 settembre 2016

Repubblica 26.9.16
L’immunologo del San Raffaele
“Care mamme basta falsi miti ecco perché i figli vanno vaccinati”
“È totalmente sbagliato pensare che i vaccini siano troppo pesanti per i bimbi piccoli”
intervista di Roberto Burioni

MOLTO spesso mi capita di incontrare dei “genitori informati” che, sulla base di un lungo studio su Internet e dopo la compulsazione di Wikipedia, hanno deciso di non vaccinare i loro figli secondo i tempi prescritti; altri ancora mi rivolgono la domanda: «Ma non è meglio aspettare?». No, non è meglio aspettare, e vi spiegherò il motivo.
Una delle preoccupazioni delle mamme, e ovviamente anche dei padri, è relativa al fatto che il sistema immunitario di un bambino — secondo la vulgata antivaccinista — non può reggere quello che loro immaginano essere uno shock per le deboli difese infantili. Non sanno che, nel momento in cui sono nati, i loro piccoli sono passati da un ambiente sterile come l’utero materno a un mondo dove hanno incontrato miliardi di batteri, funghi, virus e parassiti, dai quali il loro sistema immunitario li sta difendendo attivamente, altrimenti sarebbero già morti. Qualcuno si è addirittura divertito a calcolare a quanti antigeni un bimbo sarebbe in grado di rispondere in tutta sicurezza e piena efficienza in una singola vaccinazione: sono più di diecimila! Insomma, i vaccini non sono troppi per il sistema immunitario del nostro bimbo: rappresentano un nulla rispetto a quello che il suo organismo deve riconoscere per sopravvivere in un mondo pieno di agenti infettivi.
Altra convinzione è che si vaccini troppo presto, tanto che i “genitori informati” sovente decidono di aspettare che i figli siano più forti. Questa è proprio una cretinata, perché non è troppo presto: ritardando le vaccinazioni, senza avere alcun beneficio, lasceremmo solo aperta la porta a patogeni pericolosissimi proprio nel momento in cui i bambini sono più vulnerabili. Un esempio chiaro è quello della pertosse. La pertosse è infatti una malattia non solo pericolosa, ma estremamente contagiosa e pure difficile da diagnosticare. La vaccinazione, anche quando non riesce a impedire l’infezione, previene comunque la malattia o la fa decorrere in forma assai lieve […].
Un bimbo appena venuto al mondo non ha un sistema immunitario pronto ad affrontare la moltitudine di batteri e virus che possono attaccarlo. Noi lo aiutiamo stimolandolo con i vaccini, ma il suo organismo comunque ha bisogno di tempo per “costruire” una risposta efficace contro i patogeni più pericolosi, che possono causare conseguenze gravissime quando infettano dei bambini appena nati. La natura ha provveduto a una difesa molto efficace: gran parte della protezione del neonato dagli agenti infettivi, durante i primi mesi di vita, viene data dalla mamma, che durante la gravidanza trasferisce al feto, attraverso la placenta, tutti i suoi anticorpi. Quindi il bimbo, quando nasce, ha un repertorio anticorpale sostanzialmente identico a quello della madre, grazie al quale è protetto da infezioni che, in un neonato, potrebbero avere conseguenze gravissime.
Gli anticorpi vengono trasferiti dalla madre al feto fino al momento del parto; da quel giorno in poi il bimbo deve fare da sé. Ma se, per esempio, la mamma è arrivata alla gravidanza senza aver mai avuto la varicella e senza essere mai stata vaccinata, non potrà trasferire al bambino gli anticorpi contro la varicella. Quindi il figlio, fin dal primo giorno di vita, non avrà alcuna protezione.
Capito questo, si capisce anche perché è importante vaccinarsi e perché — prima di considerare una gravidanza — è meglio valutare se si è immuni contro i più importanti patogeni e, nel caso, se è necessario sottoporsi alla vaccinazione o fare un richiamo. […] Ho sentito molte mamme affermare: «Io non vaccino mio figlio, tanto lo allatto al seno e gli trasferisco i miei anticorpi». Questo è un ragionamento completamente errato. La protezione che vi ho descritto non dipende dall’allattamento al seno. Il latte materno conferisce al bimbo, oltre a un nutrimento completo e bilanciato, gli anticorpi di tipo IgA che sono importanti per la protezione da alcune infezioni. Tuttavia, per quanto riguarda le malattie di cui abbiamo detto sopra, gli anticorpi efficaci sono solo quelli che la mamma trasferisce durante la gravidanza, ammesso che li abbia. Per averli il modo più certo è vaccinarsi. Quindi è importantissimo, per mille questioni, nutrire il bimbo con il latte materno, se possibile. Ma non ingannatevi pensando che se allattate vostro figlio non ci sia bisogno di vaccinarlo: è vero il contrario.
Dunque, future mamme, controllate se siete immuni contro queste pericolose malattie e, se non lo siete, vaccinatevi prima di cercare d’avere un bimbo.
(L’autore è immunologo al San Raffaele di Milano. Il testo è tratto dal suo libro in uscita “ Il vaccino non è un’opinione”)