Repubblica 26.9.16
Cure alternative, scontro sul meeting
L’Istituto di sanità contro il convegno al Senato per includere ayurveda e antroposofia nel servizio pubblico
“Nelle istituzioni non si promuovano pratiche antiscientifiche”. Tra gli interventi anche il medico anti-vaccini
Le vaccinazioni in Italia sono in calo dal 2012, in particolare per morbillo, parotite e rosolia
di Michele Bocci
«No
alle medicine non convenzionali e al medico anti vaccini in Senato». Un
convegno in programma per giovedì prossimo a Roma riporta alla luce la
contrapposizione tra chi vorrebbe una maggiore presenza nel servizio
pubblico di omeopatia, fitoterapie a altre discipline e chi non le
ritiene scientificamente validate e quindi le vuole relegare alla libera
scelta di pazienti paganti. E a schierarsi è anche un esponente
importante del sistema sanitario, cioè Walter Ricciardi, presidente
dell’Istituto superiore di sanità. Forse non è un caso che tutto avvenga
in un periodo nel quale sono sempre più diffusi i sospetti nei
confronti della medicina ufficiale, le campagne contro la vaccinazione e
i tentativi di molte persone di abbandonare le strade di cura
conosciute per fidarsi di “santoni” di vario genere, talvolta con esiti
drammatici. Questi fenomeni non sono necessariamente connessi alle
medicine alternative (peraltro tra loro diverse) che però finiscono per
essere prese di mira.
Il Cicap, Comitato per il controllo delle
affermazioni sulle pseudoscienze fondato da Piero Angela, nei giorni
scorsi ha fatto un appello a Ricciardi perché prendesse posizione sul
convegno al Senato e lui non si è fatto ripetere due volte l’invito.
«Accolgo l’appello fatto al presidente Piero Grasso di non promuovere
pratiche antiscientifiche nei luoghi istituzionali — ha detto Ricciardi —
Non bisogna confondere la libertà di cura con i criteri con cui deve
essere garantito un equo accesso alle cure per tutti i cittadini e che
deve riguardare terapie e metodi di provata efficacia, condivisi dalla
comunità scientifica, in modo da evitare sprechi di risorse».Per Cicap
l’unica disciplina «ad aver dato risultati sperimentali positivi, pur
con alcune limitazioni, è la fitoterapia ».
Ad organizzare il
convegno sono Maurizio Romani, omeopata toscano espulso da M5S e ora nel
Gruppo misto, e la Associazione per la medicina centrata sulla persona.
Nella presentazione dell’appuntamento Romani, che vorrebbe arrivare a
una legge, ha scritto tra l’altro come la medicina occidentale dominante
abbia bisogno dell’attenzione al paziente e al suo benessere promossa
dalle discipline alternative. «L’attenzione è anche rivolta alle
capacità di auto-guarigione», scrive. Giovedì parleranno esperti di
agopuntura, omeopatia, fitoterapia, discipline già presenti in almeno
100 ambulatori pubblici in tutta Italia. Sono 14 le Regioni che hanno
sottoscritto accordi con i medici che le praticano per portarle nelle
loro strutture, anche per questo l’uscita di Ricciardi ha lasciato
interdetti gli organizzatori. Ma nella sala del Senato si parlerà anche
di ayurveda, antroposofica, omotossicologica, osteopatia, chiropratica e
shiatsu che invece per ora sono quasi assenti dal servizi sanitario
nazionale. In più, a moderare una delle sezioni c’è Roberto Gava, uno
dei più noti medici anti vaccinisti, tra coloro che vede un nesso tra
questi medicinali e l’autismo (smentito dal mondo scientifico).