Repubblica 26.9.16
Il capo dell’Agenzia spaziale
“Ma non sarà un primato che durerà a lungo”
“Se mai troveremo gli extraterrestri credo che lo faremo studiando piuttosto gli esopianeti”
intervista di E. D.
ROMA.
Fast servirà a «esplorare l’universo nel colore delle onde radio»
spiega con una metafora Roberto Battiston, direttore dell’Agenzia
spaziale italiana.
Cosa farà esattamente?
«Le onde radio e
la luce visibile sono le uniche radiazioni capaci di attraversare
l’atmosfera e raggiungere la superficie terrestre. Le onde radio in
particolare vengono emesse da oggetti molto freddi, fino a poche decine
di gradi Kelvin. Fast potrà vedere nebulose e polveri, riconoscere
idrogeno e molecole che rappresentano una buona parte della massa
dell’universo ».
E gli alieni?
«Se li troveremo, credo che
lo faremo studiando gli esopianeti, un settore della ricerca esploso
negli ultimi anni. Le onde radio ci permettono di ascoltare una porzione
piccola dell’universo».
Quanto si avverte il peso della Cina come superpotenza della scienza?
«Non
mi stupirei se riuscissero ad attrarre anche i nostri ricercatori. Ma
nel campo della radioastronomia il loro record non è destinato a durare.
Presto passerà al supertelescopio Ska, una serie di osservatori in
costruzione fra Australia e Sudafrica. Messi in rete, questi telescopi
diventeranno di gran lunga i più potenti del mondo».