Repubblica 25.9.16
Under 35, hanno un lavoro ma vivono con i genitori
I dati. Istat: sono 7 milioni a fare questa scelta
di Giorgio Alleva
presidente dell’Istat
ROMA.
Altro che Tanguy. I giovani italiani si allontano sempre più dal
personaggio del celebre film francese di qualche anno fa. Certo, vivono
con i genitori fino ad età in cui giovani non si è più. Ma nullafacenti,
spalmati sul divano, questo no. Almeno non tutti. Secondo l’Istat, sono
quasi 7 milioni gli under 35 che non spiccano il volo dal nido (dati
aggiornati al 2015), il 62,5% del totale di quella fascia d’età, 18-35.
La stessa quota dell’anno prima (e livello massimo negli ultimi quindici
anni).
Ma con una particolarità: oltre a studenti (35,5%) e
disoccupati (29,7%), quasi un terzo di questi ragazzi lavora (31,8%),
dunque può contare su uno stipendio a fine mese, evidentemente
insufficiente per garantire l’autonomia. Percentuale che sale nella
fascia 30-34 anni, laddove oltre la metà (55,3%) dei forzati alla
convivenza può contare su una busta paga, contro il 46,5% della fascia
25-29 anni. Tra i giovanissimi a prevalere è lo studio: vanno a scuola o
all’università il 76,8% di chi ha 18-19 anni e il 43% dei 20-24enni.
Quanto
agli stereotipi, anche qui sorprese. In casa con mamma e papà ci
restano più ragazzi che ragazze (68% contro 56%). E la percentuale
scende, per fortuna, al salire dell’età, passando così dal 97% dei
diciottenni o diciannovenni al 29% degli ultra trentenni, senza fretta
però di azzerarsi cosicché un quasi trentacinquenne su tre vive con
nella magione d’origine.
Anche questo un frutto amaro della crisi.