sabato 24 settembre 2016

Repubblica 24.9.16
In Spagna
Podemos divisa Iglesias vacilla E l’ex fidanzata passa al nemico
di Alessandro Oppes

MADRID. Questa volta non provano neppure a dire che non è vero, che è la solita stampa che esagera. La frattura all’interno di Podemos è sotto gli occhi di tutti perché sono loro, gli amici-nemici Pablo Iglesias e Íñigo Errejón, ad aver fatto scoppiare la bomba in modo fragoroso con un duro scambio dialettico via Twitter. Divergenze che vengono da lontano, tra il leader e il numero due della formazione, aggravate dal modesto risultato ottenuto alle politiche del 26 giugno scorso. In un meeting elettorale a La Coruña (domani si vota per le regionali in Galizia e Paese Basco) Iglesias aveva detto che «è impossibile essere decenti in politica senza far paura agli svergognati che rubano». A stretto giro di posta, Errejón replica cinguettando: «Ai potenti facciamo già paura. Non è questa la sfida: lo è sedurre quella parte del nostro popolo che ancora non si fida di noi». Sorpreso per l’attacco, Iglesias twitta stizzito: «Sì, compañero Errejón. Però in giugno abbiamo smesso di sedurre un milione di persone. Parlando chiaro ed essendo differenti seduciamo di più».
Due visioni strategiche opposte, più radicale quella del segretario generale, più moderata quella del segretario politico. Ora Iglesias sembra voler attribuire ai tatticismi di Errejón (che spingeva per facilitare un governo dei socialisti) la perdita di quel milione di voti. Il fronte “errejonista” pensa invece che quella disfatta abbia a che fare con l’alleanza con i comunisti di Izquierda Unida, voluta proprio dal numero uno di Podemos.
Con lo spettro di una terza tornata elettorale in un anno (si potrebbe tornare alle urne a dicembre) nel partito si è scatenata una battaglia decisiva in cui per la prima volta viene messa in discussione la leadership di Iglesias. E lo snodo fondamentale sarà la conquista della segreteria regionale di Madrid, la federazione più importante. Errejón sponsorizza la candidatura di Rita Maestre, portavoce del governo municipale (e sua ex fidanzata) e di Tania Sánchez (la ex di Iglesias, già dirigente di Izquierda Unida, a sorpresa passata sul fronte contrario). Colto in contropiede, Iglesias sibila che «si possono trovare candidature migliori».