Repubblica 19.9.16
Migranti
La Svezia “Punire chi rifiuta le quote”
di A. T.
«LA
Ue deve punire i Paesi membri che le negano solidarietà e rifiutano le
quote di ripartizione di migranti». Ecco la richiesta della Svezia
all’esecutivo europeo. L’ha pronunciata ieri la ministra degli Affari
europei del governo a guida socialdemocratica di Stoccolma, Ann Linde.
Il destinatario dell’accusa è chiaro: soprattutto i 4 Paesi del Gruppo
di Viségrad (Cèchia, Polonia, Slovacchia e Ungheria) i quali al summit
di Bratislava hanno ribadito il loro no a quote di ripartizione decise
da Bruxelles.
«La Ue è abbastanza grande da gestire l’emergenza
migranti, ma diventa impossibile se solo pochi paesi si assumono il
fardello dell’accoglienza», ha detto la ministra Linde. La Svezia è, in
proporzione ai cittadini (10 milioni) il paese col maggior numero di
migranti, oltre 160mila, come se in Germania fossero oltre 2 milioni e
mezzo.
«Così non va, bisogna reagire», ha aggiunto.
Non ha
proposto contromisure specifiche, ma da tempo fonti tedesche, italiane e
di altri Paesi dell’Unione europea ricordano che senza i generosi
finanziamenti dei fondi di coesione Ue (da cui il governo di Varsavia ad
esempio ricava un terzo della crescita annua del Pil) la situazione
economica e sociale nell’est dell’Unione sarebbe ben diversa.
( a. t.)