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17.9.16
Società
mediche fuori controllo
Le
società medico-scientifiche in Italia sono un numero indefinito: una
decina di anni fa, sulla scia del cosiddetto decreto Sirchia, poi
decaduto, più di 340 avevano fatto domanda per essere riconosciute e
circa 150 aderiscono oggi alla Fism, Federazione Italiana delle
Società Medico-scientifiche, che richiede una serie di criteri di
ammissione. A volte gli appartenenti a una determinata disciplina si
dividono in decine di gruppuscoli e sigle. «Nel caso della
ginecologia e ostetricia, per esempio, ne abbiamo contate una
cinquantina», spiega Paolo Vercellini dell’Università di Milano.
«Questa frantumazione non aiuta, perché rende le società sempre
più deboli, anche dal punto di vista economico». Società più
grandi avrebbero maggior autorevolezza e potere contrattuale nei
confronti delle aziende.