domenica 18 settembre 2016

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Società mediche fuori controllo

Le società medico-scientifiche in Italia sono un numero indefinito: una decina di anni fa, sulla scia del cosiddetto decreto Sirchia, poi decaduto, più di 340 avevano fatto domanda per essere riconosciute e circa 150 aderiscono oggi alla Fism, Federazione Italiana delle Società Medico-scientifiche, che richiede una serie di criteri di ammissione. A volte gli appartenenti a una determinata disciplina si dividono in decine di gruppuscoli e sigle. «Nel caso della ginecologia e ostetricia, per esempio, ne abbiamo contate una cinquantina», spiega Paolo Vercellini dell’Università di Milano. «Questa frantumazione non aiuta, perché rende le società sempre più deboli, anche dal punto di vista economico». Società più grandi avrebbero maggior autorevolezza e potere contrattuale nei confronti delle aziende.