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17.9.16
La
grande stagnazione? un problema di sesso
Crescita
| La crisi dell’Occidente dipende anche dalle troppe donne escluse
dal mondo del lavoro nei paesi emergenti. Forse c’entra la
religione
Sono
le donne a frenare la crescita economica del mondo? Appare un
paradosso, ma la ricerca economica sembra indicare proprio questo.
Oltre il 60 per cento delle donne nel mondo sono analfabete, e in
media le donne guadagnano il 24 per cento in meno degli uomini. Un
indice di uguaglianza del Center for Global Economic History
dell’università di Utrecht (in Olanda) mostra che mentre c’è
stato quasi ovunque nel mondo, durante il secolo scorso, un generale
miglioramento nella cultura e nel ruolo sociale delle donne, la
convergenza tra l’Occidente da una parte, e dall’altra l’Africa
e l’Asia Meridionale, è stata del tutto insufficiente. Ed è stata
questa mancanza di convergenza, combinata all’apertura delle
economie dovuta alla globalizzazione, a mettere in crisi l’equilibrio
dell’economia occidentale. Un recente rapporto del Centro sostiene
che se nei paesi africani e in India le donne avessero una libertà
paragonabile a quella dell’Occidente, le economie sarebbero
incomparabilmente più ricche e la pressione verso il mercato del
lavoro occidentale, con la conseguente pressione sui salari dei
lavoratori (e quindi sul mercato e l’economia) sarebbe stata assai
minore. Nei paesi arabi la partecipazione delle donne al mondo del
lavoro è particolarmente bassa e non supera il 15% in paesi come
l’Iraq e la Siria (prima della guerra, ovviamente). In Africa e
nell’Asia meridionale una donne su due si sposa bambina. Questa
mancata convergenza con l’Occidente ha radici profonde nella
struttura della famiglia e risale indietro nei secoli. Per spiegare
la persistenza di questa arretratezza, che ha pesanti conseguenze sul
nostro stesso benessere, gli autori suggeriscono un legame con la
tradizione religiosa. «L’Islam, per esempio, sia oggi sia in
passato, coincide in larga misura con regioni con un’ineguaglianza
tra i generi assai alta, mentre i paesi cristiani e buddisti sono
correlati con sistemi familiari assai più friendly rispetto alle
donne». E questo potrebbe essere una delle ragioni del gap nella
crescita economica tra le diverse aree del mondo. Come da anni dice
Lawrence Summers, ex capo economista della World Bank, mandare le
ragazze a scuola è il migliore investimento possibile.