martedì 27 settembre 2016

pagina 99 25.09.2016
REGNO UNITO
ricercatori, qui il 44% viene dall’estero

I finanziamenti pubblici arrivano dall’Higher Education Funding Council for England, che nel
2015/2016 ha distribuito 3.971 milioni di sterline, e dal Research Council, che nello stesso anno ha
erogato 2.899 milioni di sterline in borse di studio.
Esistono anche trust privati che selezionano i migliori progetti di ricerca. Per ottenere i fondi si deve
quindi competere con altre richieste. Il primo gradino per cominciare a fare ricerca è il dottorato.
Si caricano online curriculum, titoli e proposta di ricerca, e una commissione effettua la selezione.
Per ottenere il finanziamento si fa poi richiesta ai fondi messi a disposizione dall’università. I docenti
reclutano i dottorandi tramite annunci online: il sito più conosciuto è jobs.ac.uk. Dopo il dottorato,
segue il post-doc. La carica di lecturer è la prima della carriera accademia, che è molto competitiva
e mirata ai risultati. Non esistono contratti permanenti, ma gli stipendi sono mediamente
alti. Per il dottorato si parte da un minimo di 16 mila sterline l’anno. Il post-doc viene pagato dalle
28 alle 33 mila sterline. Il lecturer dai 33 ai 40 mila. L’alternativa è fare ricerca nelle imprese. Esistono agenzie specializzate che mettono in contatto ricercatori, anche stranieri, con i datori di lavoro.
Nel 2012-2013 i dottorandi stranieri nel Regno Unito erano il 44 per cento del totale.
(schede a cura di Lidia Baratta)