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99 25.09.2016
REGNO
UNITO
ricercatori,
qui il 44% viene dall’estero
I
finanziamenti pubblici arrivano dall’Higher Education
Funding Council for England, che nel
2015/2016
ha distribuito 3.971 milioni di sterline, e
dal Research Council, che nello stesso anno ha
erogato
2.899 milioni di sterline in borse di studio.
Esistono
anche trust privati che selezionano i migliori progetti
di ricerca. Per ottenere i fondi si deve
quindi
competere con altre richieste. Il primo gradino
per cominciare a fare ricerca è il dottorato.
Si
caricano online curriculum, titoli e proposta di
ricerca, e una commissione effettua la selezione.
Per
ottenere il finanziamento si fa poi richiesta ai
fondi messi a disposizione dall’università. I docenti
reclutano
i dottorandi tramite annunci online: il
sito più conosciuto è jobs.ac.uk. Dopo il dottorato,
segue
il post-doc. La carica di lecturer è la prima
della carriera accademia, che è molto competitiva
e
mirata ai risultati. Non esistono contratti permanenti,
ma gli stipendi sono mediamente
alti.
Per il dottorato si parte da un minimo di 16 mila
sterline l’anno. Il post-doc viene pagato dalle
28
alle 33 mila sterline. Il lecturer dai 33 ai 40 mila. L’alternativa
è fare ricerca nelle imprese. Esistono agenzie
specializzate che mettono in contatto ricercatori,
anche stranieri, con i datori di lavoro.
Nel
2012-2013 i dottorandi stranieri nel Regno Unito
erano il 44 per cento del totale.
(schede
a cura di Lidia Baratta)