La Stampa 19.9.16
«Gli alleati bavaresi chiederanno conto alla cancelliera»
I prossimi mesi saranno caratterizzati da un pesante scontro tra Cdu e Csu, prevede il politologo Hajo Funke.
Il voto di Berlino indebolisce Angela Merkel, in Germania come in Europa?
«A
livello europeo non credo, mentre sul piano interno assisteremo nelle
prossime settimane e mesi a una lotta di potere molto forte tra Cdu e
Csu. Il rischio di una separazione è grande e dipenderà molto dai
congressi dei due partiti a novembre a dicembre se Cdu e Csu troveranno
un compromesso. Se Merkel riuscirà a reggere alle pressioni e si
ripresenterà come cancelliera, allora avrà vinto lei questo scontro».
Come spiega il risultato della Cdu?
«Oltre
alle spaccature tra Cdu e Csu, il risultato è legato molto alle
divisioni su migranti e integrazione scoppiate all’interno della Grande
coalizione cittadina, che gli elettori hanno deciso di mandare a casa,
ma è dipeso anche dalla debolezza del leader locale della Cdu, Frank
Henkel».
E la Spd? Colpa del borgomastro Michael Müller?
«Non
credo. Müller è popolare, anche se meno di altri governatori regionali.
È riuscito a cambiare troppo poco in troppo poco tempo e il tema dei
migranti ha indebolito l’immagine della sua coalizione. Ora ha ottime
chance di formare con Linke e Verdi una coalizione che faccia ripartire
Berlino».
Cosa c’è dietro il successo della AfD?
«La AfD è
riuscita, in particolare nei quartieri orientali, a mobilitare gli
elettori puntando su due temi: rifugiati e ingiustizia sociale. La AfD
radicalizza queste paure canalizzandole verso una politica ostile ai
migranti. È una classica strategia populista e in parte radicale di
destra. Anche a Berlino quelli della AfD hanno avuto un successo
notevole. I loro risultati sono ancora inferiori a quelli dei populisti
in Francia e Austria, ma ci sono e ci vorrà tempo prima di riuscire a
fermarli attraverso una buona politica sociale, personale credibile e
un’efficace gestione della questione dei rifugiati».