Corriere 19.9.16
Inchiesta choc sull’Islam francese
«Metà dei ragazzi tra i 15 e i 25 anni sono radicali»
di Stefano Montefiori
La
prima notizia è che un’inchiesta di questo genere è stata realizzata.
«Un islam francese è possibile», si intitola lo studio diffuso ieri dal
think tank liberale Institut Montaigne. In Francia le indagini
sociologiche su base etnica o religiosa sono vietate. Il ricercatore
Hakim El Karoui ha aggirato i limiti per cercare di rispondere alla
domanda «chi sono i musulmani di Francia»? Curiosità comprensibile,
visto che il tema della presenza islamica e il suo rapporto con la
République sta occupando da mesi gran parte del dibattito politico ed è
per ora l’argomento fondamentale degli aspiranti candidati all’Eliseo
nel 2017.
Intanto, secondo lo studio condotto ad aprile-maggio
2016 su 1029 islamici, individuati su un campione di 15459 persone
rappresentativo della popolazione francese sopra i 15 anni, i musulmani
sarebbero meno del previsto: non i 5-7 milioni che si pensava, ma tra 3 e
4 milioni. Molto giovani, perché l’età media è di 35,8 anni contro i 53
dei cristiani e i 43 dei«senza religione».
Poi, la ricerca si
dedica alla questione più delicata: che rapporti hanno con il
fondamentalismo? Anche qui la risposta riserva delle sorprese. Lo studio
delinea tre gruppi di musulmani: il primo, il più numeroso (46 per
cento), è composto dalla «maggioranza silenziosa», cioè cittadini
secolarizzati che non trovano contraddizione tra i valori della
Repubblica e l’islam, e che comunque sono a favore della laicità. Il
secondo gruppo, intermedio, pari al 25%, si definisce innanzitutto come
musulmano, rivendica con fierezza la propria appartenenza religiosa e il
diritto di esibirla in pubblico, ma rispetta comunque le leggi e la
laicità dello Stato. Il terzo gruppo, che arriva a un notevole 28%,
comprende cittadini definiti dallo studio come «fondamentalisti» e
«secessionisti», che affermano la primazia della legge islamica su
quella della Repubblica e sono favorevoli a comportamenti vietati come
la poligamia o l’indossare il burqa. Questa percentuale sale al 50 per
cento nella fascia di età tra i 15 e i 25 anni. L’Institut Montaigne
lancia quindi un allarme sui giovani musulmani francesi, che per metà
«usano l’islam per affermarsi ai margini della società».