lunedì 12 settembre 2016

La Stampa 12.9.16
Scuola /1
Migliaia di vincitori senza un posto

Sono migliaia, hanno vinto il concorso superando le ostilità di commissioni spesso troppo severe, e prove che hanno decimato la metà dei partecipanti, ma non insegneranno perché per loro non c’è posto. È l’ultima beffa dell’avvio dell’anno scolastico su cui si è scatenata una violenta protesta in questi giorni. Come spiega Marcello Pacifico, presidente del sindacato Anief: «Mancano i posti liberi. Il Miur, infatti, non li ha accantonati e sono stati probabilmente utilizzati per tamponare il caos estivo sulla nuova mobilità su ambiti territoriali. Se la stessa situazione si ripeterà nel prossimo biennio, i vincitori del concorso perderanno l’immissione in ruolo». Cioè fra tre anni per insegnare dovrebbero partecipare di nuovo al concorso. «È una truffa» conclude Pacifico, e annuncia ricorsi.
La ministra dell’Istruzione Stefania Giannini ha provato sabato a rassicurare i vincitori: «Sento parlare di concorso truffa, di vincitori che non saranno mai assunti, ma voglio rassicurare gli insegnanti che non sarà così». L’assunzione, precisa la ministra, avverrà nell’arco dei tre anni di validità delle graduatorie di merito e avverrà regolarmente come previsto dalla Buona Scuola.
In attesa di capire che cosa accadrà il prossimo anno, per questa stagione in alcuni casi le cifre sono davvero drammatiche e non riguardano solo il Sud ma tutta l’Italia. Un esempio è l’insegnamento di Filosofia e Scienze Umane e quello di Filosofia e Storia che in molte regioni non ha nemmeno un posto. È l’effetto dei trasferimenti da Nord a Sud ma anche dei passaggi di ruolo o dei trasferimenti dai posti di sostegno a disciplina.