domenica 25 settembre 2016

Il Sole Domenica 25.9.16
Mostra al Mudec
Il cammino di «Homo»

Si apre a Milano, il 30 settembre, al MUDEC – Museo delle Culture, la prima mostra al mondo che racconta la storia dell’umanità attraverso un grande affresco multidisciplinare: Homo sapiens. Le nuove storie dell’evoluzione umana. Le nuove scoperte scientifiche, i recenti ritrovamenti e il ricco patrimonio etnografico della collezione permanente del MUDEC, aggiornano il progetto internazionale che ha coinvolto le comunità scientifiche di Italia, Stati Uniti, Israele, Germania, Francia, Spagna, Australia, Georgia, Sud Africa, assieme a Università, Musei e Istituzioni di tutto il mondo: uno sforzo straordinario per raccontare da dove veniamo e come siamo riusciti, di espansione in espansione, a popolare l’intero pianeta, costruendo il caleidoscopico mosaico della diversità umana attuale. Da un progetto del grande genetista delle popolazioni Luigi Cavalli Sforza, la mostra è curata da Telmo Pievani con il coordinamento scientifico di Stefano Papi, promossa da Comune di Milano | Cultura, MUDEC – Museo delle Culture, 24 ORE Cultura – Gruppo 24 Ore che ne è anche il produttore e realizzata in collaborazione con Codice. Idee per la cultura.
Le novità della mostra sono molte: dall’Homo naledi rinvenuto in modo rocambolesco in una grotta sudafricana nel 2013, ai chopper israeliani, i primi utensili che gli ominidi utilizzavano 1.6 milioni di anni fa, dagli straordinari reperti neanderthaliani rinvenuti nella grotta di Fumane alla ricostruzione dello scheletro di Lucy in posizione eretta fino ad arrivare al fossile del cranio rinvenuto nella grotta di Qafzeh in Israele, all’uomo di Altamura, uomo di Neanderthal ritrovato in una grotta pugliese, e alle orme di Homo ergaster scoperte nel giugno scorso.
L’evoluzione dell’uomo, i nostri cugini estinti, gli spostamenti della specie sapiens, gli adattamenti alla massima varietà di ecosistemi, comparazioni genetiche e linguistiche, le razze umane e il razzismo, le migrazioni contemporanee, le ibridazioni culturali, l’attuale diversità biologica e culturale sono solo alcuni dei temi che la mostra porta all’attenzione del pubblico con un continuo parallelo tra “storia” del genere umano e contemporaneità.
Un’esperienza emozionante che, grazie alla miscela di linguaggi espositivi, rende la mostra adatta a un pubblico di ogni età: accanto a reperti originali il visitatore troverà modelli in scala reale, installazioni edutainment, passaggi immersivi tra suoni e colori che raccontano le grandi “prime volte” dell’umanità. Sarà possibile scoprire quanti e quali oggetti di uso quotidiano hanno un’origine e una storia diversa da quella che immaginiamo con l’installazione interattiva «Il mondo in un giorno» o rivivere la prima passeggiata della storia umana: «La passeggiata di Laetoli» è un’installazione immersiva che racconta, attraverso un paesaggio dinamico, animato da accadimenti, un viaggio indietro nel tempo di 4 milioni di anni quando una “famiglia” di ominidi lasciò le proprie orme nella cenere di un vulcano.
La tecnologia e lo studio delle ossa dell’uomo di Neanderthal hanno reso possibile ipotizzare la tipologia dei suoni che il nostro antenato era in grado produrre: la postazione «Parla anche tu neanderthaliano» permetterà quindi di trasformare la propria voce ed emettere suoni come il nostro antenato. «Test della razza» è, invece, un exhibit che attraverso un meccanismo di gamification vuol far riflettere sull’assenza di prove scientifiche dell’esistenza delle razze umane mentre con «I sentieri di Homo sapiens», installazione multimediale, il visitatore ripercorrerà le tappe che hanno portato la specie umana a popolare il pianeta: un mappamondo interattivo e info grafiche renderanno chiaro e immediato il viaggio della nostra specie da 1,5 milioni di anni fa a oggi.