Il Sole Domenica 18.9.16
Carteggio inedito
«In realtà i tedeschi odiano Hitler»
Thomas Mann in esilio esorta Zweig a far sentire la sua voce contro il regime per aiutare i compatrioti a liberarsi del Führer
Princeton N.J.
26 maggio 1939
Caro Signor Zweig,
In
mezzo al tumulto e all’incertezza, alle minacce di guerra e al pericolo
di un nuovo accordo, una cosa è sempre più chiara: la decisione deve
essere e sarà presa dalla Germania. Fin quando il popolo tedesco non si
sarà liberato dalla sua “guida” non ci sarà mai, nel mondo, una pace
duratura. Noi da tempo lo sappiamo, ed ora anche il mondo comincia a
capirlo. Sappiamo anche che il popolo tedesco, in fondo, odia il regime.
Esso teme la guerra più di quanto tema Hitler. L’avversione e la
profonda, angosciosa diffidenza del popolo tedesco verso il regime
nazista non è, all’origine, di natura politica. Ciò che disgusta i
migliori fra i tedeschi è il baratro morale, l’abominevole degrado
culturale e civile, in cui sentono di precipitare. È accertato che negli
ultimi sei mesi molti tedeschi hanno lasciato il loro paese, non per
ragioni razziali o perché fossero in sospetto di oppositori, ma
semplicemente perché il pogrom di novembre e la furia propagandistica
contro la Cecoslovacchia non erano più tollerabili. Essi riferiscono con
quanta avidità i tedeschi si strappino di mano scritti e pubblicazioni
che provengono da fuori, dalla libertà. Ciò non solo per la dolorosa
sete di sapere la verità, ma anche per il desiderio di dignità e di
riflessioni pacate, e per la nostalgia della voce dello spirito e delle
buone maniere. [...] È indispensabile il collegamento fra i tedeschi in
Germania e noi che siamo la cultura tedesca in esilio. [....] Le nostre
voci avranno una eco in patria solo se ci faremo sentire con insistenza.
[...] Caro Signor Zweig, mi lasci riassumere: oltre ai nostri doveri
più immediati, accanto e oltre le necessità d’ogni giorno, abbiamo il
dovere e il debito di esercitare il nostro influsso verso i tedeschi.
Solo se e quando i tedeschi si libereranno di Hitler si potrà evitare la
guerra. [...] I tedeschi devono essere indotti a ragionare, e chi
dovrebbe farlo, se noi continuiamo a tacere?