Il Sole 25.9.16
Carceri sempre sovraffollate
Festival del diritto. In un anno detenuti a quota 54.195 (+ 1.800)
di Patrizia Maciocchi
Rispetto
ai primi sei mesi dello scorso anno aumenta di oltre 1.800 unità il
numero dei detenuti nelle carceri italiane: dai 52.389 registrati al 31
agosto 2015 si è arrivati ai 54.195 del 31 agosto 2016, rispetto a una
capienza di 49.600 posti. Una cifra che cresce soprattutto per effetto
della custodia cautelare in carcere. Difficile dire se i nuovi ingressi
nelle celle sono il risultato dell’aumento della criminalità o di una
lettura restrittiva da parte della giurisprudenza delle norme sul
carcere preventivo.
Il dato non è sfuggito all’Associazione
nazionale magistrati, intervenuta ieri alla seconda giornata del
Festival del diritto di Piacenza. «L’aumento del numero dei detenuti che
si è registrato negli ultimi 6 mesi desta preoccupazione – dice la
presidente del Tribunale di sorveglianza di Milano, Giovanna Di Rosa –.
Intanto c’è una ricaduta immediata sul sovraffollamento ma l’attenzione
per il futuro è obbligata».
Per il sostituto procuratore Giuseppe
Cascini il legislatore agisce sull’onda del momento. Una volta si fanno
provvedimenti per svuotare le carceri, e in un’altro si inaspriscono le
pene. Manca una risposta coerente all’interrogativo su cosa fare di chi
ha commesso un reato, in un’eterna altalena tra garantismo e
giustizialismo.
Per il sostituto procuratore di Torino, Armando
Spataro, che ha affrontato il tema del processo, la dignità sta nella
coerenza, nel non fare quella marcia indietro che rende traballanti
principi che dovrebbero essere saldi, come spesso avviene nelle riforme
“condivise”.
Spataro parla anche di immigrati e richieste di asilo
politico. L’iter prevede la possibilità di rivolgersi al magistrato se
la richiesta per avere lo stato di rifugiato viene respinta dal
prefetto. Alcuni giudici hanno chiesto di eliminare l’appello perché non
ce la fanno a smaltire le richieste e l’immigrato resta anni in attesa
senza sapere cosa fare. Spataro spiega, però, che sono molti di più i
magistrati che la pensano diversamente. «Un folto gruppo di giudici, Pm,
avvocati e professori ha preparato un testo “Malta 2013” per affermare
la necessità di non allentare le garanzie».
E oggi la nona edizione del Festival chiude i battenti,con 20 mila presenze all’attivo.