Il Sole 22.9.16
Via alle «pagelle» per i presidi
Istruzione. Parte il percorso per arrivare alla valutazione che peserà sulla retribuzione
di Claudio Tucci
Parte
la valutazione dei presidi italiani: questa mattina il ministero
dell’Istruzione invia agli Uffici scolastici regionali le linee guida
per arrivare, dopo 15 anni di tentativi e sperimentazioni, a dare una
“pagella” agli oltre 7mila dirigenti oggi in servizio, legando il
giudizio ottenuto alla retribuzione di risultato (sancendo, così, la
fine dei premi a pioggia, come accade adesso).
I presidi saranno
giudicati in base a tre gruppi di criteri: la capacità di indirizzo e di
gestione dell’istituto finalizzata al raggiungimento dei risultati, che
pesa per il 60% della valutazione complessiva; il 30% è legato alla
capacità di valorizzare le risorse umane, l’impegno e i meriti
professionali; mentre il 10% si basa sull’apprezzamento dell’operato del
dirigente da parte della comunità professionale e sociale. «Passiamo
alla fase operativa - spiega il dg per gli Ordinamenti scolastici e la
valutazione del Miur, Carmela Palumbo -. Abbiamo messo a punto
dettagliate istruzioni per l’uso, che monitoreremo affinché tempi e modi
di attuazione siano uniformi su tutto il territorio nazionale».
Il
procedimento scatterà subito: entro fine mese, è scritto nelle 12
pagine delle linee guida, i direttori degli Usr dovranno assegnare ai
dirigenti gli obiettivi. Da gennaio a maggio 2017 i presidi si
autovaluteranno attraverso un format comune sulle azioni realizzate e i
risultati ottenuti. Entro agosto ci sarà una valutazione di prima
istanza da parte del Nucleo esterno (in ogni caso ciascun preside sarà
oggetto di visita all’interno del triennio di incarico), che si
concretizzerà con la decisione finale del direttore dell’Usr. Le
“pagelle” dovranno essere restituite ai dirigenti interessati entro
dicembre.
Sotto la lente d’ingrandimento finiranno una serie di
documenti, a partire dal Piano triennale dell’offerta formativa (Ptof);
passando per il Rapporto di autovalutazione (il Rav), il piano delle
attività, il regolamento di istituto, il programma di alternanza
scuola-lavoro (per gli istituti del secondo ciclo). A questi documenti
già in uso se ne aggiungono altri in sviluppo, quali la rendicontazione
sociale e gli strumenti di percezione del servizio. Le linee guida
confermano i quattro livelli di giudizio sugli obiettivi: mancato
raggiungimento, buon raggiungimento, avanzato raggiungimento, pieno
raggiungimento. L’esito della valutazione sarà utilizzato per la
retribuzione di risultato dei dirigenti, in base a un meccanismo
progressivo e proporzionale. In caso di mancato raggiungimento degli
obiettivi il dirigente potrà essere assegnato, in prima battuta, ad
altra scuola. Se la valutazione negativa si ripeterà, sarà messo a
disposizione dell’Usr per svolgere altre mansioni.