sabato 17 settembre 2016

Il Sole 17.9.16
Flavia Marzano Assessora alla Roma Semplice
«Squadra coesa, avanti i bandi di Roma facile»
intervista di Manuela Perrone

Due mesi complicati, ma «mai avuta alcuna intenzione di lasciare», anzi: «Con le difficoltà innegabili (abbiamo bisogno che la squadra si completi), l’emergenza ha generato una coesione che non avevo visto prima». L’assessora alla Roma semplice Flavia Marzano spegne il fuoco delle polemiche sulla giunta di Virginia Raggi e guarda avanti, al lavoro da fare. Con tre progetti pronti al decollo: bilancio “open”, largo al software libero negli uffici comunali, punti per la digitalizzazione assistita in biblioteche, aziende, banche. Tecnica pura, Marzano è stata voluta dalla sindaca per le sue competenze: laureata a Pisa in Scienze dell’Informazione, esperta di tecnologie per la Pa e di comunità virtuali, è stata fondatrice e presidente degli Stati Generali dell’Innovazione.
Entrando in Campidoglio ho chiesto di lei. Risposta: «La Semplicità? È di là…».
Le hanno detto la cosa giusta. Semplicità è meglio di semplificazione. L’idea è quella di usare tecnologie e digitale per rendere fruibile a tutti, abitanti e turisti, una città molto complicata, anche per la sua bellezza infinita. Un lavoro non banale perché un italiano su tre non è mai andato in internet: significa quasi un milione di romani. Per questo la nostra prima delibera approvata in giunta riguarda la realizzazione di una rete di punti “Roma facile” per aiutare i cittadini a fruire dei servizi on line. Stiamo per emanare due bandi, per il pubblico e per i privati: ci piacerebbe che chiunque abbia uno spazio, dalle biblioteche alle aziende, potesse rendersi disponibile.
La stessa macchina amministrativa è spesso opaca. Da dove ha cominciato?
Intanto dai dati. Il ragioniere capo del Campidoglio ha appena firmato la determinazione dirigenziale per Open bilancio: grazie alla collaborazione di Openpolis, i bilanci di Roma Capitale degli ultimi dieci anni e quelli a venire saranno resi leggibili e confrontabili grazie a una serie di grafici on line. Anche le persone prive di competenze specifiche potranno capire come sono cambiate nel tempo le voci di spesa. E la politica, misurando, potrà prendere decisioni sensate. Cambierà anche il sito del Comune, al quale oggi sono accreditate soltanto 300mila persone. La gara per il nuovo portale unico è stata aggiudicata in epoca Marino, ci stiamo lavorando.
Un suo pallino è il software libero nella Pa. Arriverà?
La delibera, sentita anche la commissione competente, è pronta. Chiederemo a tutta la Pa romana che prima di comprare del software verifichi se si possa o meno utilizzare il software libero. Vogliamo cominciare per piccoli passi, senza integralismi, e abbiamo già la disponibilità di Libre Italia per fare formazione. I risparmi si vedranno nel lungo periodo, i vantaggi per la Pa sono altri: tecnici, maggiore autonomia.
Roma farà rete con le altre città?
Il 3 ottobre promuoveremo in Campidoglio un incontro tra tutti gli assessori italiani all’Innovazione, di ogni colore, per confrontare esperienze su open government, smart city, agenda digitale. Sogniamo un ecosistema degli innovatori.