il manifesto 27.9.16
Farc, le tappe: dall’impulso di Chavez al rapimento Betancourt
Colombia. Un referendum dovrà confermare l’intesa il 2 ottobre. I guerriglieri nel 2017 diverranno partito
di Geraldina Colotti
Le
trattative tra il governo colombiano di Manuel Santos e le Forze armate
rivoluzionarie colombiane-Esercito del popolo (Farc-Ep) sono iniziate
nel novembre del 2011 con una riunione esplorativa e con altri incontri
alla frontiera colombiana, durati 18 mesi. Riunioni preparate dalla
diplomazia di pace dell’allora presidente venezuelano Hugo Chavez,
scomparso il 5 marzo del 2013.
Nel 2008, Chavez si adoperò per
portare a buon fine la liberazione della colombiana Ingrid Betancourt,
catturata sei anni prima dalla guerriglia. Il 18 ottobre del 2012 si
installano ufficialmente i dialoghi di pace a Oslo, in Norvegia, ma la
possibilità di un’intesa appare molto lontana. I negoziati iniziano
formalmente il 6 novembre del 2012 all’Avana. Norvegia, Venezuela e Cile
sono i paesi «accompagnanti». Tra maggio e dicembre del 2013, le parti
annunciano di aver raggiunto un accordo parziale sul tema «politica di
sviluppo agrario integrale», e un altro sulla partecipazione politica
delle Farc, che dichiarano un cessate il fuoco unilaterale a partire dal
15 dicembre. Il 17 novembre del 2014, Santos sospende però le
conversazioni dopo il sequestro del generale dell’esercito Ruben Dario
Alzate, nella selva a nord-est del paese. A fine novembre, il generale
viene liberato e i negoziati riprendono. Il 17 dicembre, la guerriglia
annuncia un cessate il fuoco unilaterale e definitivo.
Nel 2015,
governo e combattenti iniziano un’azione congiunta di sminamento delle
zone di guerra. Dopo un bombardamento aereo in cui muoiono 27
guerriglieri, il 22 maggio le Farc sospendono la tregua, presto però
rinnovata come gesto di buona volontà. Santos annuncia la riduzione
della pressione militare. A settembre, si firma un accordo sul tema
giustizia e si ratifica l’accordo delle Nazioni Unite e della Unasur. Il
19 novembre, le commissioni di Camera e Senato approvano il progetto di
legge che stabilisce il meccanismo del referendum degli accordi di
pace. Il 23 Santos indulta 30 guerriglieri detenuti. Il 15 dicembre i
comitati delle vittime si recano all’Avana per partecipare ai dialoghi.
Il 21 marzo del 2016, Obama invia all’Avana John Kerry e ratifica
l’appoggio degli Stati uniti. Il 22 giugno le parti annunciano la firma
del cessate il fuoco bilaterale e il 23 di agosto il raggiungimento
dell’accordo. In Venezuela sono in corso trattative anche con la
guerriglia guevarista dell’Eln.