il manifesto 23.9.16
La strada giusta
No!. Messe a punto
le linee guida da seguire nella campagna di comunicazione e le strategie
politico-organizzative necessarie ad affrontare i due mesi che ci
separano dal voto
A cura del comitato del no al referendum costituzionale
Domenica
scorsa si è svolta l’assemblea nazionale del Comitato per il No nel
referendum costituzionale. Vi hanno partecipato i militanti e i
referenti dei comitati locali (ormai a quota 510) giunti da tutta
Italia, per confrontarsi, discutere delle prospettive della campagna
elettorale, scambiarsi informazioni, condividere le problematiche. Sono
state discusse e messe a punto le linee guida da seguire nella campagna
di comunicazione e le strategie politico-organizzative necessarie ad
affrontare i due mesi che ci separano dal voto (ancora in mente dei,
anzi in mente Renzi).
«Il No è cresciuto – si legge nel documento
finale, la cui versione integrale è disponibile su www.iovotono.it, dove
si trova anche la registrazione video della giornata – fino a rendere
contendibile il risultato referendario, ma c’è ancora molto da fare per
vincere e bloccare la pessima modifica della Costituzione. Lottare per
il No rappresenta una scelta che vuole ridare ruolo e protagonismo alle
elettrici e agli elettori, chiedendo loro di scegliere e quindi di
ritornare protagonisti. Nei mesi che ci separano dal voto – si legge
ancora nel documento – dobbiamo sviluppare un’azione capillare insieme a
tutti i soggetti che sono per il No per raggiungere il maggior numero
possibile di elettrici e di elettori». Specialmente ora che «in appoggio
al governo stanno scendendo in campo gruppi di potere economici e
finanziari nazionali e internazionali, lanciando minacce tutt’altro che
larvate al nostro paese. Le elettrici e gli elettori hanno nelle loro
mani scelte decisive e possono respingere questi ricatti». «È il governo
ad avere scelto di imporre queste modifiche della Costituzione e a noi
non è rimasta altra strada che votare No. Se vincerà il No sarà
possibile fare gli aggiustamenti necessari senza scivolare verso un
premierato forte per effetto combinato delle modifiche della
Costituzione e dell’Italicum», che avrà «effetti profondi sui principi
fondamentali della prima parte della Costituzione». Costituzione che «ha
già oggi molti aspetti inattuati» e con la riforma «si rischia di
completare un disegno di svuotamento» già in corso. «A questo riguardo
esprimiamo grande preoccupazione per l’omicidio di un lavoratore in
sciopero a Piacenza» e per le due morti sul lavoro avvenute nel giro di
poche ore. In cantiere, due giorni di manifestazioni, il 29 e 30 ottobre
e una iniziativa diffusa su tutti i territori per la chiusura della
campagna elettorale il giovedì e venerdì precedenti il voto. Il governo –
conclude il documento – ci propone un cambiamento che in realtà è un
arretramento delle condizioni di vita delle persone, meglio allora dire
un secco No».
Prossime iniziative: Rovato (Bs): da oggi a lunedì
26, quattro serate con C. Mineo, D. Greco, L. Menapace, N. Dosio, A.
Spataro, F. Imposimato, M. Ovadia, G Cremaschi – centro sociale 28
Maggio, via Europa 54. Marzabotto (Bo): oggi, ore 20,30, dibattito con
Luigi Ferrajoli, Carlo Galli, Andrea Caselli – Teatro comunale, via
Matteotti.
Zagarolo (Rm): oggi, ore 18,30, dibattito con A. Grandi
– Palazzo Rispigliosi. Lussemburgo: giovedì 29, ore 19, incontro con F.
Besostri – presso CLAE, 26 rue de Gasperich. Cagliari: giovedì 29, ore
18, pedalata per dire No – Piazza Giovanni XXIII.
Messina: oggi,
ore 17, confronto tra no (M. Ballistreri, N. Bozzo) e sì (G. Moschella,
F. Providenti) con focus sulla legge elettorale (V. Palumbo) – Circolo
Itaca, corso Cavour 123. Torremaggiore (Fg): domani, ore 19, incontro
con F. Barbieri e M. Galante – corso Matteotti 51. Info e dettagli su
iovotono.it e su Fb @referendumiovotono.