il manifesto 20.8.16
Campidoglio, caos grillino. Raggi senza assessore
di Giuliano Santoro
ROMA
Avverrà a giorni la conferenza stampa con la quale, previo incontro con
il presidente del Cio Giovanni Malagò, sarà comunicata la decisione
sulla candidatura di Roma ai giochi olimpici del 2024. Dopo diverse
indecisioni e qualche forzatura da parte dei vertici nazionali, la
sindaca Virginia Raggi sarebbe decisa a confermare l’indicazione che
aveva dato nel corso di tutta la campagna elettorale, sbarrando la
strada alle Olimpiadi. Ciò accadrà, a scanso di clamorosi colpi di
scena, molto probabilmente dopo il consiglio comunale di quest’oggi.
Raggi
si presenta in aula Giulio Cesare, in Campidoglio, senza assessore al
bilancio. Di fronte al pressing sulle nomine, al M5S parlano ancora di
«rosa ristretta» e di «selezione dei curriculum», ma sanno bene che
l’assenza dell’assessore al bilancio comincia a farsi notare. La cosa
comincia a creare qualche imbarazzo anche presso la compagine dei
consiglieri grillini. La sindaca dovrebbe limitarsi a svolgere la
relazione sulla delibera di variazione di bilancio che sarà discussa
nella stessa seduta e che riguarda lo stanziamento di 18 milioni di euro
per Atac, quattrini fondamentali per la prosecuzione dei servizi di
trasporto.
Tanto più dopo la diffusione al di fuori degli uffici
comunali del testo di una specie di lettera aperta che i dirigenti del
Campidoglio hanno scritto alla sindaca per spronarla a intraprendere
qualche azione amministrativa. Il documento porta la firma di una
settantina di dirigenti riuniti nell’associazione Dircom Roma. «Siamo
ancora in attesa di una qualche indicazione sul da farsi», dicono in
soldoni gli uomini ai vertici della macchina burocratica romana,
ricordando a Raggi il suo impegno a rinnovare la struttura organizzativa
e coinvolgere le professionalità interne. Non risparmiano qualche
frecciatina, su tutte il consiglio di «astenersi dal far assumere
iniziative isolate, estemporanee procedure prive di idonee indicazioni
sui criteri selettivi». Come a dire: attenzione a chi le sta attorno. I
casi di Raffaele Marra, tutt’ora al vertice del settore risorse umane, e
di Salvatore Romeo sono ancora oggetto di polemiche.
Raggi muove
le sue pedine nella complessa partita nazionale. Ieri ha annunciato dal
blog di Beppe Grillo la sua presenza alla kermesse nazionale «Italia a 5
Stelle», che si terrà a Palermo il prossimo fine settimana. Ci andrà
coi suoi fedelissimi. «Siamo sotto attacco tutti i giorni – dice la
sindaca – Stiamo effettivamente iniziando a dare fastidio. Facciamogli
vedere che ci siamo».
Nel calderone di Palermo, Raggi troverà un
M5S scosso anche dalle anticipazioni di «Supernova», il libro di due ex
collaboratori di Gianroberto Casaleggio che promette di svelare «come è
stato ucciso il Movimento 5 Stelle». Nicola Biondo, già all’ufficio
comunicazione dei pentastellati alla Camera, e Marco Canestrari, che ha
lavorato in Casaleggio Associati coordinando i meet up e partecipando
all’infrastruttura del Movimento, raccontano del «tradimento» dello
«spirito delle origini» ad opera del direttorio e di parlamentari sempre
più assetati di potere. E svelano i particolari di un litigio tra Beppe
Grillo e Gianroberto Casaleggio avvenuto poco prima della morte di
quest’ultimo a proposito dei mutati equilibri di potere.
L’immagine
armoniosa dei due co-fondatori impegnati spalla a spalla a tessere le
fila del M5S e a svolgere la loro funzione di garanti ne esce incrinata.
Il libro uscirà tra due mesi, al termine di una campagna di
crowdfounding.
Sessanta giorni che si annunciano come uno
stillicidio di rivelazioni e polemiche che la galassia grillina in
questo periodo si sarebbe risparmiata volentieri.