venerdì 30 settembre 2016

Il Fatto 30.9.16
Gentile Bersani, quella mucca in corridoio è vostra
di  Marco Palombi
Uno dice: “Tu devi cambiare l’Italicum perché è brutto e rischia di consegnare il Paese alla destra. Ma non vedi che dappertutto arriva la destra? Guarda che voto No”. E l’altro: “Va bene, ma in Parlamento ci state voi: l’Italicum cambiatelo voi”. Allora quello: “No no, lo devi cambiare tu. Guarda che voto No”. E quell’altro: “No, voi”. Quello: “Guarda che voto no... ”. Di penultimatum in penultimatum Pier Luigi Bersani arriverà al 3 dicembre senza averci detto cosa vota e a Matteo Renzi va benissimo così. Nell’intervista data ieri a Repubblica dall’ex segretario Pd, però, c’è come un qualcosa che manca. Dice: arriva la destra, ha ragione De Benedetti (sarà di sinistra, allora, l’Ingegnere), la democrazia è a rischio, “c’è una mucca in corridoio”. E vabbè, ma questa mucca come ci è entrata in casa? No, perché non s’è capito. Ora noi dovremmo preoccuparci perché la minoranza Pd teme di perdere le prossime elezioni peraltro mentre fa mercimonio tra Italicum e una riforma che stravolge un terzo della Carta ma com’è che questi partiti progressisti prendono bastonate ogni volta che si vota? Sarà sfortuna? Il destino cinico e baro? Bersani non ce lo dice. Noi un’idea ce l’avremmo: se uno in vent’anni dalla legge Treu al Jobs Act a voler restare in Italia penalizza il lavoro e favorisce la rendita e arricchisce i privati distruggendo il welfare la gente alla fine s’incazza. Chi fa questo, peraltro, è già destra, non deve preoccuparsi del suo arrivo. Quelli che verranno dopo saranno peggio? Probabile, ma la mucca l’avete portata voi.