lunedì 5 settembre 2016

Corriere 5.9.16
E sui benefici della riforma costituzionale è polemica tra Boschi e Monti
di Paola Pica


CERNOBBIO La riforma costituzionale? «Non andrebbe sovraccaricata di aspettative in tema di effetti positivi prodotti sull’economia: i benefici per la ripresa sono tutti da dimostrare». Spiazzano la platea del seminario Ambrosetti le parole di Mario Monti. L’ex premier europeista, gia Commissario Ue, tiene pure a sottolineare come «non sia Bruxelles a chiederci una riforma della Costituzione». La più stupita in sala è Maria Elena Boschi. La ministra ha da poco concluso la sua relazione, raccogliendo un applauso proprio sulla spinta all’economia attesa da una riforma che ha, tra le altre, l’ambizione di semplificare la vita alle imprese. A darle sostegno c’è uno studio commissionato a un gruppo di esperti sull’impatto delle riforme (tutte, a partire da Jobs act, Pubblica amministrazione, sistema bancario competitività) del governo Renzi, presentato a Cernobbio nel corso del Forum.
La previsione (complessiva) è che nel breve periodo (1-3 anni) i redditi possano aumentare tra l’1,7% e il 2,8%, i consumi fra l’1,4% e il 2,4% e il valore aggiunto fra l’1,9% e il 3,4%. Nel lungo periodo (5-10 anni) le percentuali tendono a salire fino al 5,2% per i consumi e al 5,6% per i redditi. I tecnici osservano come proprio dalla riforma costituzionale possano arrivare benefici. Ma per Mario Monti i dati «tirano molto la corda sugli effetti positivi di una riforma che — insiste — non va caricata di promesse». Prendiamo il caso della Grecia, argomenta l’ex presidente del Consiglio, «vanta la Costituzione migliore e forse più efficiente d’Europa, con una sola Camera e il premio di maggioranza, eppure...».
«Ma quale Grecia — è la replica di Boschi —. Non è certo quello il modello al quale ci siamo ispirati, piuttosto alla Germania, la più forte economia europea. E poi — ha continuato la titolare delle Riforme — cosa vuole dire “non ce lo chiede l’Europa? “Ce la chiedono il buonsenso e gli italiani da almeno 30 anni! La Ue ci incoraggia ad andare avanti». La stessa Europa per la quale, ricorda Boschi, Monti si è trovato a inserire in Costituzione il pareggio di bilancio.
Il dibattito si arricchisce infine di un altro intervento a sorpresa, quello di Renato Brunetta. Esulta il capogruppo di Forza Italia: «È la seconda volta in due giorni che mi riconcilio con Mario Monti. Ho combattuto il suo governo, ma ora sono costretto a riconoscere la sua perversa intelligenza».