Corriere 26.9.16
Raggi, il palco e quel sostegno un po’ freddo del capo Grillo
di Emanuele Buzzi
Appena
sbarcata a Palermo, a metà mattina Virginia Raggi fa un blitz
(programmato) all’hotel Posta dove pernottano i vertici dei Cinque
Stelle. Il primo colloquio ha stabilito i pesi che gravano su Raggi,
«gli oneri e onori» del suo ruolo. Lo stesso Grillo, davanti a un caffè
nella saletta dell’albergo, lo ha ricordato: «Hai la mia fiducia,
andiamo nella stessa direzione, sei fondamentale per il Movimento. Ma le
responsabilità delle azioni sono tue». Un sostegno convinto, ma freddo,
dicono i Cinque Stelle. Anche se dopo l’intervento dal palco della
sindaca Beppe Grillo e Davide Casaleggio si complimentano e la
abbracciano. Nessun passo indietro, invece, da parte di Roberta
Lombardi, molto critica verso Raggi: «A Roma c’è il Movimento 5 Stelle e
c’è il sindaco di Roma, sono su due strade diverse». Intanto Alessandro
Di Battista e Luigi Di Maio spiegano il nuovo corso dei 5 Stelle.
DAL NOSTRO INVIATO
PALERMO
«Fatemi lavorare, ho fatto tutto quello che avevo promesso in questi
mesi»: Virginia Raggi si presenta così da Beppe Grillo e Davide
Casaleggio. Appena sbarcata a Palermo, a metà mattina, fa un blitz
(programmato) all’hotel Posta dove pernottano i vertici dei Cinque
Stelle. Una riunione attesa da mesi, un confronto necessario dopo la
crisi interna al Movimento e alla giunta di inizio settembre (in cui il
garante non aveva incontrato la sindaca nonostante la visita nella
capitale). Grillo e Raggi in realtà già da una decina di giorni hanno
riallacciato i contatti diretti. Il primo colloquio ha stabilito i pesi
che gravano su Raggi, «gli oneri e onori» del suo ruolo. Un ruolo vitale
per i Cinque Stelle, al punto che anche ieri lo stesso Grillo, davanti a
un caffè nella saletta dell’albergo, lo ha ricordato: «Hai la mia
fiducia, andiamo nella stessa direzione, sei fondamentale per il
Movimento. Ma le responsabilità delle azioni sono tue». Un sostegno
convinto, ma freddo, dicono i Cinque Stelle. «Beppe si comporta come un
padre che cerca di essere giusto ed equo, ascolta e sostiene», spiegano
nel Movimento.
Grillo, nel colloquio durato quasi un paio d’ore,
approfitta per toccare diversi nodi al pettine. Il leader cerca di
incoraggiare la sindaca: «Vai avanti così, abbiamo avuto delle
difficoltà ma non è finita, sta finendo», le dice. La sprona: «Dopo la
bagarre sulle Olimpiadi ora concentrati sui tuoi programmi». Raggi
chiarisce: «Sto rispettando i programmi e i temi del Movimento». Si
toccano questioni spinose come le nomine (secondo indiscrezioni sembrano
improbabili cambi di rotta), il sindaco rivendica — come farà poi
pubblicamente alla kermesse — la propria autonomia e chiede aiuto per
respingere l’assalto dei media. Poi passa a parlare dei progetti.
«Voglio uscire tra la gente, non stare chiusa nel palazzo», spiega. E
racconta quanto fatto finora e le sue idee su pedonalizzazione, parchi
urbani e sistemi che possano migliorare il modello per la gestione della
spazzatura. «Ora si inizia a pensare in grande, Roma é una città
internazionale. Il nostro termine di paragone sono Londra, Parigi e
Berlino».
Le idee affascinano il garante e il nuovo stratega.
Casaleggio tace, ascolta e quando più tardi Raggi parla dal palco è il
primo a posizionarsi nel backstage. Lo raggiunge Grillo e i due, poi, si
complimentano con la sindaca e la abbracciano. Ma il clima all’interno
dei Cinque Stelle continua a essere rovente. La diffidenza verso Raggi è
elevata, i vertici però ora sarebbero orientati a usare il pugno duro.
«Chi attacca Virginia attacca il Movimento», è il ragionamento di Grillo
e Casaleggio. In caso di uscite giudicate scomposte o lesive non è
escluso un intervento del blog. «Dobbiamo smetterla di farci male da
soli», commentano alcuni esponenti pentastellati.
Ma lo scontro
aperto, anche tra gli esponenti di punta, sembra difficile da fermare.
Qualche tentativo di mediazione c’è, ma le voci di dissenso sono ancora
diffuse: «Non contestiamo gli uomini scelti, ma i metodi imposti», dice
un senatore.