Corriere 20.9.16
Grillo loda l’«unità» di Appendino Ma è lite su Raggi alla festa M5S
Il leader a Torino. Lombardi e Ruocco non vorrebbero «Virginia» sul palco
di Alessandro Trocino
ROMA
Beppe Grillo li vorrebbe vedere sul palco di Palermo «tutti insieme
appassionatamente». Ma tra veti, ripicche, gelosie e smanie da prima
donna, una semplice scaletta di interventi per la convention palermitana
«Italia a 5 Stelle» sta diventando un rompicapo difficile da sciogliere
per gli organizzatori. Con il fondatore sempre più preso nella parte,
ardua, di paciere e di motivatore.
In questo ruolo Grillo ha fatto
un blitz a Torino, dove la neo sindaca Chiara Appendino gode di
un’immagine molto migliore rispetto alla collega romana Virginia Raggi.
Non una visita a sorpresa, visto che era pianificata da almeno una
settimana. Grillo domenica sera è andato a cena con la Appendino, il
marito, i genitori, il portavoce e il capo di gabinetto Paolo Giordana.
Proprio la successiva festa per il 40esimo compleanno di quest’ultimo ha
impressionato molto il fondatore, per lo spirito di gruppo che ha
percepito. E così ieri ha preso il telefono e ha chiamato il gruppo
parlamentare romano: «Dovete fare squadra, come a Torino. Vedetevi di
più, incontratevi, fate feste».
In pubblico, Grillo ha provato a
rassicurare i militanti: «Abbiate fede. Siamo solo all’inizio della
nostra avventura, abbiamo tutte le carte in regola per trasformare
l’impossibile in possibile. Gli attacchi mi rendono ancora più
orgoglioso. Abbiamo messo nei Comuni persone straordinarie». Difficile
non notare l’enfasi sul lavoro fatto a Torino da «ragazzi formidabili»,
anche se Grillo prova a equilibrare, citando anche «il bellissimo
incontro» avuto con la Raggi.
Eppure è proprio la sindaca di Roma a
preoccupare di più. Troppi malumori, troppi sgarbi, troppe tensioni si
sono accumulate nelle ultime settimane. E alcuni rapporti sembrano
irrecuperabili. È il caso di Roberta Lombardi, che abbandonò il mini
direttorio in polemica con la sindaca. E che ha fatto sapere di non
gradire la presenza della Raggi a Palermo. Ma la sindaca ci sarà e ha
anche registrato un nuovo video per chiamare a raccolta il popolo dei 5
Stelle: «Siamo sotto attacco, facciamogli vedere chi siamo».
Ad
attaccare la Raggi, però, non sono solo i «poteri forti». A non volerla
sul palco, o almeno a non avere intenzione di salire insieme a lei, c’è,
oltre alla Lombardi, un’altra esponente di peso del Movimento: Carla
Ruocco. La rappresentante del direttorio ha categoricamente escluso la
possibilità di stare al fianco della Raggi sul palco di Palermo. Ma non
solo: si rifiuta di salire anche al fianco di Luigi Di Maio. Secondo il
pamphlet di Marco Canestrari in uscita, la Ruocco avrebbe definito lui e
Di Battista «ragazzini cattivi». E del resto anche Paola Taverna,
qualche tempo fa, era sbottata parlando di «ragazzini che si sono
montati la testa».
Insomma, la foto di famiglia rischia di
diventare un puzzle e per il photocall probabilmente non basterà un solo
scatto. A meno che Grillo non riesca a usare quel che rimane del suo
carisma verso i dirigenti a 5 Stelle e non li convinca a posare uniti e a
sfoderare quel sorriso sempre più incrinato dagli scontri interni. Per
ora, però, si combatte con un programma della convention che ancora non
c’è. E si prova a stringere i tempi su cessione del simbolo e «non
statuto»: a breve, forse in concomitanza all’evento di Palermo, sarà
sottoposto al voto della Rete il nuovo regolamento, che contiene anche
il capitolo delle espulsioni.