martedì 20 settembre 2016

Corriere 20.9.16
La nuova campagna (solo scientifica) sul Fertility Day
di Margherita De Bac

In tre settimane il ministero della Salute ha corretto in tempi record la campagna sul Fertility Day di dopodomani, serie di eventi nazionali per sensibilizzare i cittadini su come, quando e perché si può perdere la capacità di procreare. Le polemiche divampate sui social non appena sul sito ufficiale cominciarono a essere pubblicate alcune delle cartoline-depliant inizialmente preparate, hanno spinto la ministra Beatrice Lorenzin a rivedere tutto il materiale da capo. Gli intenti sono ottimi (diffondere il messaggio secondo cui la fertilità è un problema di salute e va tutelata comunque) ma la campagna prima maniera è stata un errore di comunicazione. Sembrava un’esortazione a fare figli, un inno alla natalità in un Paese dove le famiglie faticano a sbarcare il lunario e non ricevono aiuti economici per procreare. Alcuni l’hanno giudicata addirittura offensiva. Adesso ha la veste che avrebbe dovuto indossare fin da subito. Si fa informazione in forma appropriata, opuscoli accompagnati da testi chiari e allo stesso tempo scientifici. Le immagini sono discrete, è sparita l’irritante clessidra che indicava il tempo ristretto a disposizione degli aspiranti, futuri genitori. È il risultato di un lavoro interno al ministero, a differenza del precedente affidato a un’agenzia esterna che non ha saputo interpretare lo spirito del Fertility Day. Chi doveva controllare che ciò avvenisse evidentemente si era distratto. Accantoniamo le polemiche, allora. Adesso concentriamoci sulla giornata del 22. Riflettiamo sui reali problemi di salute e sulle malattie che possono ostacolare un progetto di nuova vita. Endometriosi, varicocele, fumo, alcol, sedentarietà e infezioni sessualmente trasmesse sono alcuni dei nemici del sistema riproduttivo. Il fine è rendere consapevoli le coppie che quando un domani decidessero di avere un bimbo rischierebbero di non riuscirci. Quanti sanno che la fertilità della donna dopo i 35 anni si assottiglia al 20% fino a esaurirsi in modo irreversibile? E che gli spermatozoi dell’uomo dopo i 40 perdono vigore? O che molto spesso gli ostacoli sono di tipo andrologico? Conoscere per scegliere.