martedì 20 settembre 2016

Corriere 20.9.16
Putin più forte anche delle attese
Pronto a riunificare tutti i servizi segreti?
di Paolo Valentino

La differenza l’ha fatta lui, Vladimir Putin. Gli è bastato metterci la faccia nella volata finale per trasformare la vittoria certa ma un po’ in affanno predetta dai sondaggi a Russia Unita, in un trionfo che ha regalato al suo partito una maggioranza costituzionale di 345 seggi su 450 nella Duma federale. «L’impegno personale del presidente nelle ultime due settimane di campagna elettorale accanto al premier Medvedev ha mobilitato una base scontenta», spiega Sergei Markov, politologo vicino al Cremlino. È un risultato «inatteso» nelle sue dimensioni anche per la stessa presidente della Commissione elettorale, Ella Pamfilova, che nonostante alcune irregolarità ha certificato la legittimità complessiva del voto. Sul risultato pesa però un’affluenza scesa al di sotto del 50% rispetto al 60% di cinque anni fa. «È un dato a doppia faccia che manda un segnale preoccupante — spiega Fyodor Lukyanov, direttore della rivista Russia in Global Affairs — perché da un lato ha messo le ali al partito di Putin, ma dall’altro conferma che c’è una gran parte della società russa oggi indifferente, ma che domani potrebbe prendere qualunque direzione». Non è comunque una minaccia di breve periodo, come dimostra la disfatta della cosiddetta opposizione non sistemica, i partitini democratici come Yabloko e Parnas ridotti a livelli di testimonianza. «Hanno fallito miseramente — dice Lukyanov — non hanno alcuna idea». Come userà la sua maggioranza rafforzata alla Duma il leader del Cremlino? «Putin — spiega Markov — non vuole riforme costituzionali. Forse una Duma più forte gli servirà ad arginare le pressioni del gruppo di economisti liberali che lo consiglia. Credo invece che presto avremo cambiamenti nelle strutture dei siloviki , gli uomini della forza, per rafforzare la lotta alla corruzione». L’opinione di Markov sembra trovare un riscontro nella notizia pubblicata ieri da Kommersant secondo cui Putin vorrebbe creare un nuovo ministero della Sicurezza Statale, che ingloberebbe tutte le agenzie della Sicurezza, come ai tempi del Kgb.