mercoledì 14 settembre 2016

Corriere 14.9.16
Nessun farmaco «Guarisco i tumori con l’inconscio»
intervista di Giusi Fasano

Venezia. «V e-le-no. Ha capito cos’è? Veleno». La dottoressa Gabriella Mereu cura la gente con le parole quindi ci tiene a scandirle bene mentre guarda negli occhi l’interlocutrice (in questo caso io). «Me l’hanno insegnato all’università che la chemioterapia è velenosa, mortale — insiste —. E così la radioterapia. La chemio causa mutazioni che portano tumori, mutazioni nelle cellule con alterazioni del... come si chiama?... genoma. Pensi che ho un’amica che stava morendo di cancro, le ho parlato, lei ha capito il meccanismo mentale che manteneva il tumore ed è guarita. Io agisco sul terreno psichico. Sblocco l’inconscio e le suggestioni che tengono in piedi la malattia».
La dottoressa saluta e abbraccia il pubblico che è venuta a sentirla, molti hanno nelle mani i suoi libri in vendita in fondo alla sala (uno da 8 l’altro da 12 euro), qualcuno si porta a casa la rivista sui fiori di Bach (7 euro) oppure un oggettino di plastica per massaggiare mente e corpo: valore apparente 50 centesimi, costo effettivo 20 euro. Altri si iscrivono a un suo seminario: 50 euro. Lei sorride a tutti, li congeda, si volta e riprende il discorso interrotto: «Stavamo dicendo: lei ha un tumore?» chiede. Tocca dirglielo: no, per fortuna. Nessun tumore, solo un po’ di curiosità, da giornalista. Gelo. «Lei scriverà quello che ho detto?». Certo. A questo punto interviene il tizio che le ha fatto da spalla per tutta la sera: «No, no, un momento: ha registrato?» Sì. «Così non va bene. La dottoressa deve parlare con i suoi pazienti, non ha tempo per lei. Arrivederci». Tutto questo a Mestre, venerdì scorso. Sala piena, pubblico che pende dalle labbra di Gabriella Mereu che, come dice il suo cognome, è di origini sarde e ha fatto carriera, diciamo così, a Cagliari. Una carriera parallela a quella ufficiale di medico chirurgo. Perché dopo le prime apparizioni in pubblico per spiegare che dalle malattie si guarisce decodificando le metafore usate per descriverle (semmai aggiungendo i fiori di Bach), l’ordine dei medici ha deciso di radiarla. E lei ha anticipato tutto con un annuncio sulla sua seguitissima pagina Facebook. Va da sé: con toni da vittima.
L’ha detto anche l’altra sera: «Sono al primo posto in classifica fra i medici perseguitati». Non abbastanza, veniva da pensare mentre raccontava che le sue parole hanno guarito malati di Sla e paralitici. Oppure mentre spiegava: «Ve lo dico io, quelli che hanno il Parkinson sono tutti depressi. Il tremore che hanno è da rabbia repressa».