La Stampa 14.9.16
Lo scivolone di Bill su Hillary: “È svenuta spesso in passato”
L’ex
presidente tenta di sminuire il malore ma dà fiato ai sospetti La
moglie costretta a precisare: mi è capitato solo un paio di volte
di Paolo Mastrolilli
Hillary
Clinton cerca di reagire alla crisi della polmonite, difendendo la sua
decisione di non rivelarla, annunciando che tornerà a fare campagna
venerdì, e appoggiandosi a surrogati di peso come il presidente Obama e
il marito Bill. Le polemiche però continuano, e mentre Donald Trump
l’attacca perché ha insultato i suoi elettori definendoli «deplorabili»,
i media conservatori diffondo nuovi dubbi sulle sue condizioni di
salute.
Lunedì sera Hillary ha chiamato la «Cnn», e ha risposto
così alla domanda chiave: perché ha nascosto la diagnosi di polmonite?
«Pensavo - ha detto - che non fosse un problema così importante. Quando
capita a persone impegnate, tirano avanti. Ho cercato di farlo anch’io,
ma avrei dovuto ascoltare il mio medico». Quindi solo un generoso
tentativo di continuare la sua campagna, senza farsi frenare dalla
malattia. Il problema però è che secondo il «New York Times», una volta
ricevuta la diagnosi la Clinton ha dato disposizioni affinché fosse
rivelata solo a pochissimi collaboratori più stretti. Forse è naturale,
in simili casi, e magari Trump avrebbe fatto lo stesso, sperando di
superare la malattia senza che nessuno la notasse. Questo però conferma
la tendenza alla segretezza di Hillary, che è uno dei principali motivi
dello scetticismo degli elettori.
Nello stesso tempo il marito
Bill, per aiutarla, ha detto che «è svenuta spesso in passato, a causa
della disidratazione». Voleva sminuire l’importanza di questo episodio,
ma così ha alimentato altri sospetti: sviene spesso? Allora il problema
non è la polmonite di oggi. La stessa Hillary, quindi, ha dovuto
smentire: «Sì, ma sarà capitato non più di un paio di volte».
Questa
gaffe ha rialimentato i complottisti, secondo cui la donna che
accompagnava Clinton durante la cerimonia a Ground Zero era in realtà la
sua dottoressa o un’infermiera, perché lei sapeva di avere problemi
fisici. Una foto mostra l’infermiera che chiede a Hillary di stringere
le dita della sua mano. Secondo i complottisti è un comune test
neurologico, a conferma del fatto che il problema non è la polmonite.
La
campagna di Clinton comunque ha annunciato che lei si sente molto
meglio, e venerdì dovrebbe riprendere la sua attività, partecipando ad
un evento in programma a Washington. Il marito Bill la sostituirà oggi a
Las Vegas, mentre il presidente Obama ieri è andato a Philadelphia a
fare un comizio per lei: «Non sono venuto solo per farmi vedere. Io
voglio davvero, davvero, davvero eleggere Hillary, perché è l’unica che
ha un piano per il futuro dell’America». Il capo della Casa Bianca poi
ha attaccato Trump: «Vogliamo parlare di trasparenza? Da una parte
abbiamo una candidata che ha pubblicato le sue dichiarazioni dei redditi
degli ultimi 40 anni, e dall’altra uno che è il primo della storia a
non averne rilasciata neppure una. Una ha una fondazione di famiglia che
ha salvato innumerevoli vite, l’altro con i soldi della beneficenza ha
comprato un suo ritratto. Una ha viaggiato più di ogni segretario di
Stato, l’altro non ha alcuna qualifica. Le presidenziali sono una cosa
seria, non trattiamole come un reality show».
Obama è andato in
Pennsylvania perché è uno stato chiave, dove Clinton è in vantaggio ma
Trump sta recuperando, perché giovani e minoranze non si sono mobilitati
come per Barack. Ricostruire quella coalizione e riparare i danni delle
bugie sulla salute, è ora più importante della polmonite.