martedì 13 settembre 2016

Corriere 13.9.16
Il contropiede di Žižek sui profughi: smettiamola di minimizzare
di Gianluca Mercuri

Pensavate che Slavoj Žižek non potesse sorprendervi più? Sbagliato. Il filosofo-star sloveno sta per tornare con un saggio, in uscita tra un mese in America, che sulla questione migranti rovescia parecchi cliché. Perché a preoccupare il pensatore marxista, ma anche lacaniano, ma anche un po’ hegeliano, non è la destra xenofoba, ma i liberal. La premessa di Against the Double Blackmail - Refugees, Terror and Other Troubles with the Neighbours (Contro il doppio ricatto - Profughi, terrorismo e altri guai con i vicini) è che — spiega Žižek a Quartz — «è un fatto che la maggior parte dei profughi venga da una cultura incompatibile con la nozione europeo-occidentale di diritti umani». Per questo il filosofo lancia «un disperato appello alla sinistra» perché la smetta di minimizzare le tensioni legate alle ondate di arrivi e di bollare qualsiasi critica all’Islam come islamofobia. A questo punto uno può pensare che anche Žižek stia cedendo alla dittatura del politicamente scorretto (difendi i migranti? Sei un ipocrita di sinistra). E invece Žižek resta di sinistra senza essere ipocrita, con un contropiede di quelli che un Finkielkraut o un Berman non sapranno mai più far scattare. Anzitutto li chiama prossimi e non profughi, perché «il prossimo è qualcuno che ci è vicino ma non è uno di noi. Per questo amare il prossimo come se stessi non è semplice».
La sofferenza non purifica, spiega, non ti rende più nobile, semmai ti fa fare qualsiasi cosa per sopravvivere. E allora che facciamo di questi prossimi? «È facile essere umanitari pensando che gli altri siano buoni. E se non lo sono? Io sostengo che dobbiamo aiutarli lo stesso, assicurando una vita dignitosa a chiunque raggiunga le nostre spiagge». A costo di ridiscutere il concetto di democrazia, se la maggioranza è contraria all’accoglienza, «in nome di uno standard etico più alto». Che si sia d’accordo o no, un po’ di novità dopo anni di monotonia «scorretta» .