Corriere 10.9.16
La sfiducia che logora l’Europa
di Danilo Taino
Riunioni
separatiste, che dividono. Così spiegavano ieri sera a Berlino la
reazione di Wolfgang Schäuble al vertice dei leader euro-mediterranei
ospitato da Alexis Tsipras. Non che le parole del ministro tedesco siano
sembrate mosse da uno spirito di unità, però: anzi. Tutti sanno che, di
fronte alle crisi multiple che deve affrontare, l’Europa farebbe bene a
non litigare; ma la sfiducia reciproca è sempre alta, l’anno in arrivo
ricco di elezioni eccita gli spiriti e ogni occasione viene colta per
scansare i propositi di unità. Nessuno è innocente. Dalla Germania, in
quanto Paese leader della Ue, ci si aspettano però nervi saldi e,
appunto, leadership.
Nelle settimane scorse, era sembrato che una
tregua dialettica, almeno tra i governi dei Paesi maggiori, fosse stata
concordata. Soprattutto, si è avuta l’impressione che Berlino avesse
deciso di intraprendere una strada di maggiore apertura nel recepire le
critiche di chi ritiene che faccia poco per stimolare la propria
economia e quindi favorire la ripresa dell’intera eurozona. Tema
sfiorato anche da Mario Draghi nella conferenza stampa della Bce di
giovedì. Nessuna svolta radicale da parte del governo di Angela Merkel,
solo un approccio nei fatti un po’ più attento agli argomenti e alle
esigenze degli altri in un passaggio critico per la Ue. Un cambiamento
di atteggiamento politico messo in pratica proprio da Schäuble con una
serie di misure .
I venti milioni di pensionati tedeschi hanno
ricevuto quest’anno il maggiore aumento dell’assegno da 23 anni a questa
parte: 4,25% nelle regioni dell’Ovest, 5,95% a Est. Tre giorni fa,
presentando il budget 2017 in Parlamento, il ministro delle Finanze di
Berlino ha annunciato di volere tagliare le tasse per 15 miliardi dal
2018, non molto e in tempi lunghi ma comunque per lui un cambio di
paradigma. In più, nel 2017 Berlino si propone di aumentare gli
investimenti in infrastrutture, educazione, trasporti, digitale,
sicurezza. In realtà di un modesto 3,7%. Ultimo segno di un certo
movimento via dall’austerità, i salari: il governo ha aumentato, per il
2017, il salario minimo del 4%, più o meno in linea con i contrattati
siglati da numerose categorie di lavoratori. Passi piccoli. È che Merkel
e Schäuble sanno di dovere fare qualcosa ma non vogliono rinunciare al
cosiddetto Schwarze Null , il niente deficit pubblico in essere dal 2014
e che hanno garantito continuerà almeno fino al 2020.
Troppo poco
per beneficiare significativamente il resto delle economie
dell’eurozona, dicono molti commentatori. In effetti, niente di storico,
Schäuble potrebbe fare di più. Quando Draghi dice che “la Germania ha
spazio fiscale” intende che il contributo tedesco non solo alla crescita
ma anche alla rimozione delle cause che tengono bassa l’inflazione
nell’area euro ha i margini per essere più significativo: renderebbe
maggiormente efficace la politica monetaria e contribuirebbe a fare
finire prima la situazione di tassi d’interesse a zero o negativi. Però è
un cambiamento di clima. La scaramuccia di ieri lo potrebbe oscurare.
In
verità, Schäuble non ha messo da parte le sue idee su come si devono
gestire gli affari economici in Germania e in Europa. E’ però prima di
tutto un politico e sa che non può stare del tutto fermo su posizioni
che, se non mostra un po’ di flessibilità, creeranno scontento in casa e
divisioni tra i governi. Il suo intervento di luglio, del tutto
inaspettato, affinché la Commissione europea non sanzionasse Spagna e
Portogallo per non avere corretto i loro deficit eccessivi è stato letto
a Bruxelles e altrove come un ammorbidimento dell’approccio tedesco di
fronte alle sfide che la Ue deve affrontare e che impongono zero litigi e
massima unità. Lo stesso ci si aspetta che sia quest’autunno
l’atteggiamento di Berlino nei confronti dell’Italia e delle sue
esigenze di flessibilità nei conti pubblici (entro certi limiti). La
reazione di Schäuble e di altri politici tedeschi a quello che
considerano lo “sgarbo di Atene” racconta però che tenere assieme
un’Europa così divisa sarà un’impresa colossale. Frau Merkel prende
nota.