martedì 12 luglio 2016

Repubblica Salute 12.7.16
La misura di un orgasmo

Il nome è preso in prestito dal più famoso sessuologo del mondo: Woody Allen. Nel suo
Il dormiglione, l’orgasmometro è infatti uno strumento destinato a misurare l’intensità del piacere sessuale negli uomini, in particolare negli eiaculatori precoci, e con maggiori difficoltà - nelle donne. Ma niente apparecchiature elettroniche, niente cavi o sensori. È tutto molto più semplice.
«Ci siamo accorti che in sessuologia c’è una lacuna colossale», spiega Emmanuele A.
Jannini, presidente della Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità (Siams). E cioè che, sebbene tutti pontifichino sull’orgasmo, nessuno ha mai pensato di misurarlo. D’altra parte abbiamo una grande quantità di strumenti psicometrici per misurare il dolore.
«Così abbiamo preso la scala utilizzata negli studi sui farmaci analgesici e l’abbiamo rovesciata. Ne è risultato un questionario che abbiamo validato su circa 200 uomini, di cui 120 affetti da eiaculazione precoce e 80 di controllo», aggiunge il sessuologo. Il lavoro, appena pubblicato su Andrology, mostra che chi soffre di eiaculazione precoce ottiene in media punteggi più bassi sull’orgasmometro rispetto a un individuo senza disfunzioni sessuali.
«L’eiaculatore precoce non è un egoista - spiega Jannini - alla ricerca dell’orgasmo, incapace di controllarsi. È invece una persona che ha poca o nessuna esperienza di piacere.
Se però l’uomo con questa disfunzione viene accompagnato in un percorso terapeutico riesce a recuperare punteggio».