Repubblica Cult 17.7.16
Quell’antico pregiudizio contro le donne
“Contro le donne” di Paolo Ercolani
di Francesca Bolino
Uterine,
instabili, irrazionali, inaffidabili, emotive, foriere dei mali e delle
disgrazie peggiori. Antisociali. Il filosofo Paolo Ercolani si cimenta
in un esercizio politicamente corretto ma non per questo meno impervio:
tentare una decostruzione del “più antico” pregiudizio, quello contro le
donne, con gli strumenti propri della filosofia, critica e autocritica.
Se sono stati i filosofi i più autorevoli a concettualizzare e
perpetuare il pregiudizio è a partire da loro che questo pregiudizio va
ricostruito e demolito. «Non si tratta soltanto di superare una
miserevole e immotivata ingiustizia contro il genere femminile – scrive
Ercolani –, ma chiudere definitivamente le vergogne di cui è stato
capace l’essere umano». Quel “definitivamente” è davvero ottimistico, ma
l’esercizio è ammirevole, tanto più perché mirato non solo a un
astratto filosofare, bensì orientato a ricadute di ordine pratico. Per
esempio individuare un nuovo modello di economia politica che tenda a
ridurre le disuguaglianze sociali e a un ripensamento del modello di
sviluppo. Non sono solo le economiste donne a sostenere che
l’occupazione femminile è un moltiplicatore di crescita per il sistema. È
che tuttora, soprattutto in Italia, mancano politiche orientate a
favorire l’occupazione femminile. Da Platone ad Aristotele, da Tommaso
ad Agostino ciò che si chiedeva alla donna per legittimarsi nella
comunità era di rinunciare al suo genere e conformarsi all’uomo. A
questo il pensiero femminile e femminista (Luisa Muraro, Adriana
Cavarero, Luce Irigaray) ha innanzitutto reagito affermando l’alterità
della donna, la specificità del genere come “orizzonte di
riconoscimento” contro la ragione e la natura messe in campo da intere
armate di filosofi maschi. Il pensiero misogino ha commesso un errore
etico-morale e uno scientifico-esistenziale comprimendo i diritti di
metà dell’umanità sulla base di presupposti infondati. Un’efficace
teoria dell’umano dovrebbe liberarsi dal narcisismo di genere,
ritornando per esempio, al De Rerum Natura di Lucrezio capace di verità
semplici come questa: «In alcun modo è stata divinamente approntata per
noi la natura del mondo».
CONTRO LE DONNE di Paolo Ercolani MARSILIO PAGG. 318 EURO 17,50
cfr l’articolo di Simona Maggiorelli