La Stampa 18.7.16
Troppe vittime
Indennizzi in pericolo
di Alberto Mattioli
Certo,
a tre giorni dalla strage, parlare di soldi può sembrare brutale o
prematuro o irrilevante. Però sabato si è appalesata a Nizza la
sottosegretaria francese incaricata delle Vittime del terrorismo,
Juliette Méadel, che visitando la cellula d’aiuto psicologico per le
persone coinvolte nella tragedia ha parlato anche di questo. In
sostanza, ha annunciato che la République risarcirà sia le vittime
dirette, i feriti e i traumatizzati, sia quelle «indirette», modo
elegante per definire i parenti degli assassinati. E, ovviamente, sia i
francesi che gli stranieri. Per questo esiste già un fondo pubblico, la
sigla è Fgti, che è alimentato da una tassa sulle assicurazioni e
dispone attualmente di una solida riserva di un miliardo e 300 milioni
di euro. I primi anticipi, garantisce madame Méadel, saranno liquidati
entro le fine della prossima settimana.
Le modalità stesse della
strage di Nizza rendono però l’operazione assai complicata.
Teoricamente, tutte le 30 mila persone presenti sulla «Prom» quel
maledetto giovedì sera hanno diritto a un risarcimento. Ma ci sono due
problemi: il primo, evidente, è che sono moltissime; il secondo, che
dovranno dimostrare che erano effettivamente là. Per il Bataclan,
paradossalmente, fu molto più semplice: bastò esibire il biglietto
d’ingresso nel teatro della strage.
Il Fondo fu istituito nel
1986. L’ultima ondata di attentati terroristici che hanno colpito la
Francia ha dato origine a circa 4 mila domande di indennizzo, e si
calcola che gli attacchi del 13 novembre (Bataclan e Saint Denis)
comporteranno risarcimenti per 300 o 350 milioni di euro. Ci furono
polemiche, allora, per il ritardo nei primi versamenti, e gli esperti
ricordano che sono ancora aperte delle pratiche per gli attentati di
Mohamed Merah a Tolosa, e correva l’anno 2012. Insomma, i tempi della
burocrazia sono lunghi anche in Francia e l’Associazione delle vittime
degli attentati raccomanda di farsi sempre consigliare da un avvocato,
anche perché l’importo dei risarcimenti è molto variabile.
Altro
capitolo, le spese sanitarie dei feriti. In questo caso, le
rassicurazioni sono arrivate dalla ministra della Sanità, Marisol
Touraine, che ha garantito che tutto l’importo dei ricoveri sarà preso
in carico dal servizio sanitario. Del resto, lo prevede un decreto del
gennaio scorso. Ennesima dimostrazione che ormai la Francia è condannata
a convivere con il terrorismo.