mercoledì 13 luglio 2016

La Stampa 13.7.16
Van Gogh, risolto il giallo dell’orecchio

Alla Somerset house di Londra, nella Courtauld gallery, si trova l’«Autoritratto con l’orecchio bendato» di Vincent Van Gogh. Opera la cui genesi suscita ancora la curiosità degli studiosi. Si sa che alla fine del 1888 la convivenza di Van Gogh con Gauguin finì in tragedia. Il 23 dicembre, infatti, il primo si tagliò l’orecchio sinistro con un rasoio e lo portò a una prostituta che frequentava. Rimessosi, dopo due settimane in ospedale, si ritrasse più volte con la benda.
Ora la studiosa Bernadette Murphy, mentre cercava documenti per un suo libro, si è imbattuta in un appunto di Felix Rey, il medico che curò Van Gogh a Arles. Secondo la ricostruzione di quest’ultimo, corredata da un disegno, il pittore si sarebbe asportato tutto l’orecchio e non solo una parte come fin ora sospettato. Questa scoperta fa parte della mostra «Sull’orlo della follia», che apre venerdì e dura fino al 25 settembre al Museo Van Gogh di Amsterdam. L’attenzione viene posta in particolare sugli ultimi anni dell’artista, in cui i disturbi mentali peggiorarono fino al suicidio del 1890 a Auvers-sur-Oise. Al museo è esposta anche la pistola che usò per uccidersi.