martedì 12 luglio 2016

Il Sole 12.7.16
Il profilo. Esperienza e competenza le doti principali
Un’altra «Iron Lady» a Downing Street
di Nicol Degli Innocenti

La chiamano la “Merkel britannica”: Theresa May, ministro dell’Interno, che domani sarà incoronata leader del partito conservatore e quindi premier, ha diverse caratteristiche in comune con la Cancelliera tedesca. Entrambe sono estremamente serie, affidabili e capaci e preferiscono essere giudicate troppo caute e poco frizzanti piuttosto che fare capricci o cedere ai facili istrionismi della politica.
L’esperienza sul campo è il suo pregio principale. Theresa May è il ministro dell’Interno più longevo degli ultimi 50 anni, sopravvissuta a diversi rimpasti di Governo per la sua competenza. Negli ultimi sei anni ha dovuto affrontare due problemi cruciali anche per un futuro premier: l’emergenza immigrazione e l’allarme terrorismo. La sua linea dura su entrambi i fronti ha rafforzato la sua immagine di “donna d’acciaio”, che ieri ha voluto addolcire mostrando di avere una coscienza sociale.
La leader in pectore ha detto che il partito conservatore sarà «al servizio dei lavoratori». Essere pro-business non vuol dire dare carta bianca alle imprese, ha sottolineato, ma tutelare la gente comune facendo loro ritrovare la fiducia nella politica. Già nel 2001 la May aveva scosso i Tories dichiarando che se volevano tornare al potere dovevano mostrare più umanità e smettere di essere il «partito cattivo».
Oggi la May fa leva sulla sua esperienza e credibilità per unire un partito e un Paese profondamenti divisi e per condurre i difficili negoziati con Bruxelles. Archiviando il suo peraltro tiepido sostegno per Remain, ha ribadito ieri che «Brexit significa Brexit», e non ci sarà «un rientro nella Ue dalla porta sul retro». L’esperienza è innegabile: per la May l’incarico di ministro dell’Interno è arrivato dopo una lunga serie di posizioni di rilievo, tra le quali prima presidente donna del partito conservatore e ministro-ombra della Cultura, dei Trasporti e del Lavoro.
Figlia di un pastore anglicano, dopo la laurea in geografia a Oxford e qualche anno di lavoro alla Banca d’Inghilterra, la May era entrata in politica e nel 1997 era stata eletta deputato. Sposata con un compagno di università, non ha avuto figli e in una rara rivelazione ha detto che questo è stato un grande dolore. Si è sempre dichiarata una femminista convinta, e al contrario di Margaret Thatcher, che amava essere l’unica donna nelle stanze del potere, ha sempre avuto collaboratrici donne e si è sempre battuta per rendere più “rosa” il partito e il Governo.
Nonostante la sua sobrietà nella vita e nel lavoro la May ha un lato debole decisamente femminile: la passione per le scarpe, preferibilmente con stampa pelle di leopardo. In questo almeno si distingue da Angela Merkel.