Il Sole 10.7.16
Labour in crisi. Angela Eagle annuncia la sua candidatura alla guida del Partito
Lanciata la sfida a Corbyn
di Andrea Leadsom.
Dopo
i conservatori, anche i laburisti potrebbero presto andare a un
ricambio della leadership in seguito al voto sulla Brexit del 23 giugno.
La portavoce del partito per le questioni economiche, Angela Eagle, ha
lanciato la sfida al sempre più traballante Jeremy Corbyn, ormai
scaricato dai suoi e accusato di essere stato troppo tiepido nella
campagna per il Remain e di aver così indirettamente favorito la
vittoria del Leave.
«Lunedì mattina (domani per chi legge, ndr)
annuncerò la mia candidatura a leader del Partito laburista. Illustrerò
la mia visione per il Paese e spiegherò come un forte Partito laburista
possa fare la differenza», ha dichiarato Eagle, citata dai media
britannici.
Deputata dal 1992, Eagle è stata sottosegretario nel
Governo di Gordon Brown. All’opposizione è stata ministro ombra del
Tesoro e poi dell’Innovazione. Apertamente gay, dal 2008 è unita
civilmente con la compagna Maria Exall. Si è dimessa il 27 giugno,
assieme a una ventina di esponenti del Governo ombra, per protesta
contro la leadership di Corbyn. Il giorno dopo, la stragrande
maggioranza dei deputati laburisti ha votato la sfiducia contro lo
stesso Corbyn, che però rifiuta di dimettersi, sostenendo di rispondere
alla base dei militanti labouristi, che a sorpresa lo hanno messo alla
guida del partito meno di un anno fa, e non ai suoi parlamentari.
Il
timore è che Corbyn non sia in grado di ottenere abbastanza consenso
nel Paese da vincere eventuali elezioni anticipate, nel caso in cui il
successore di David Cameron dovesse scegliere questa strada per dare
legittimità al proprio Governo. Con il Regno Unito costretto a negoziare
un’uscita dall’Unione europea che rischia di essere dolorosa, i
dirigenti del Labour vogliono poter presentare un’alternativa forte e
unita alla destra conservatrice.
L’annuncio della Eagle giunge
dopo che il numero due del partito, Tom Watson, è stato costretto ieri
ad annullare un incontro fra i deputati laburisti e i sindacati, in
maggioranza favorevoli a Corbyn, nel tentativo di sanare la frattura che
si è creata.
Nel frattempo, i Tory si preparano alla fase finale
della corsa per la guida del partito conservatore e quindi del nuovo
premier britannico. Il prossimo leader sarà scelto il 9 settembre fra
due donne, il ministro degli Interni Theresa May e il viceministro per
l’Energia